Il Governo ha disposto il green pass per l'ingresso nelle discoteche scatenando il giubilo di Briatore. Nessuno sembra riflettere adeguatamente sulle conseguenze disastrose determinate dallo sprigionanento di tossine e varianti da vaccino per quei giovani, a causa del caldo e del sudore. Sarà un'ecatombe.
Vorrei che qualcuno ci pensasse e seriamente alle conseguenze. I casi di contagio si moltiplicheranno e produrranno nuove chiusure per lo stile di vita libertino assunto, e non invece come dovrebbe essere, per i vaccini. Stiamo precipitando in una fase di non ritorno. La fine del mondo è adesso, il 2021, come alcuni stanno proponendo in rapporto alle previsioni Maya, non cancellerebbe il 2012, ma lo completerebbe. Tra le soluzioni farlocche di contenimento della pandemia, stanno dando man forte allo smart working che di fatto reprime i rapporti sociali e le collaborazioni professionali di presenza e porta a un'esponenziazione della dipendenza dal virtuale. Mai così in basso, mai la cultura è stata incatenata agli interessi meschini e aculturali di una classe dirigente in rotta di collisione con tutti i principi edificanti di sempre, come sta invece accadendo adesso. È in atto una volgarizzazione e un avvilimento di tutti i costrutti sociali e lo scotto da pagare sarà oltre che il ritorno alla civiltà delle caverne, lo straniamento di noi stessi da tutto l'Universo emozionale e immaginativo sedimentato nei cicli storici. A fare la quadratura del cerchio la cosiddetta realtà aumentata, una forma di stimolazione artificiale che sortisce effetti gravi pari a quelli rilasciati dagli stupefacenti di serie A, come ad esempio le anfetamine. Non è progresso questo, ma fine di ogni naturalità e rottura drastica di tutti gli equilibri ben strutturati nel tempo e suggeriti all'uomo da un rapporto empatico con la Natura, di fatto rotto da forzature e giri devianti, a partire dal sostegno e dal favoreggiamento politico sociale alle immigrazioni di massa.