Le apparizioni di Lourdes, il legame tra terra e cielo in Età Romantica
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Le apparizioni di Lourdes, il legame tra terra e cielo in Età Romantica

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Bernadette alla grotta di Massabielle in una foto del 1863
Bernadette alla grotta di Massabielle in una foto del 1863

 

A proposito dell'innesto del Cristianesimo sui culti pagani, un esempio ci giunge in epoca romantica dalle incredibili apparizioni di Lourdes. Che il Romanticismo non abbia nulla a che fare con quanto si verificò nella cittadina francese ai piedi dei Pirenei, io personalmente non lo credo affatto.

Credo invece che i periodi della storia umana percorsi da un forte sentimento devozionale verso la dimensione dello spirito o al contrario, estremamente antropocentrici e razionalistici richiamino certe esperienze allo scopo di rinvigorire la presenza del sacro o al contrario, per controbilanciarlo con l'assenza.

Siamo noi a richiamare dall'interno certe realtà di luce o ombra o di luce che si fa ombra per chi non crede all'intervento del Soprannaturale nell'Universo terreno. Di sensibilità verso il Sovrumano in Età Romantica ce n'era tanta. Soprattutto si avvertiva il bisogno di preservarla dalla furia scientista del futuro.

La Madonna scelse Lourdes e una povera pastorella per rivelarsi e porgere messaggi diretti all'umanità, invitandola alla concretezza del bene attraverso l'assistenza a malati e ad afflitti, in un periodo molestato da forti cambiamenti.

Fu Bernadette a richiamare le apparizioni della Madonna, e fu in quel luogo ancora lontano dall'invasività del "nuovo".

Sull'esperienza del richiamo mi sono intrattenuta in vari articoli. Il richiamo è l'effetto di un processo interiore che l'individuo o tutta la comunità di cui egli è parte, o entrambi, attuano inconsapevolmente ma sentitamente, oppure ben consci della richiesta da effettuare attraverso la preghiera. Richiamare senza richiedere è una delle esperienze più sacre che l'uomo possa sperimentare in vita e sicuramente la più accolta dal Padre Celeste. Chiedere per ottenere è un meccanismo che anche il Vangelo giustifica. Si chiede quando si ha fede e questo introduce il Mistero Divino nella storia a salvarci dalla morte. La rivelazione però è altro. È il risultato di una chiamata dettata dal timore che l'intera umanità si smarrisca nelle tenebre, o in funzione di santificare e consacrare la bellezza del mondo a Dio. Ed è proprio su questi ultimi due punti che si snoda il mistero di Lourdes.

Per capire bene i meccanismi che hanno determinato le apparizioni occorre recuperare la figura di Bernadette, soffermandoci sul suo nome che significa "Forte come un orso". I nomi contengono nel loro significato la rivelazione di quanto accadrà nella vita di chi lo porta e quello di Bernadette ha una lunga storia alle spalle che ci riconduce alla figura di Bernardo di Chiaravalle, l'ispiratore, il Padre spirituale dell'ordine dei Templari. Contraddistinto da una personalità fortemente carismatica e dal dono profetico, Bernardo divenne il tramite tra la Madonna e la cultura del suo tempo, il Medioevo in cui il Centro Nord Euroa era contraddistinto ancora da una forte impronta pagana. Non mi addentro nel discorso sui Templari che ci porterebbe lontano ma sull'importanza che Bernardo di Chiaravalle ebbe nella coniugazione degli antichi siti sacri pagani con la cultura mariana. Le ammirabili cattedrali gotiche esprimono la necessità di convertire al culto mariano luoghi riconosciuti in precedenza sacri dai druidi, perché di convergenza delle energie del Cielo in quelle della terra. Siti con antichi santuari di pietra spesso in prossimità di nascoste sorgenti.

Bernardo era un frate cistercense, di un ordine che aveva in Cîteaux le sue radici. Un uomo della Chiesa appunto. Bernadette no. La pastorella racchiude ed esprime quella forza ancestrale che è un carattere dominante della cultura romantica. L'acqua che lava e purifica e porta alla rinascita è un'acqua particolare e benedetta, come benedetta è l'acqua di Lourdes che presenta le stesse caratteristiche di altre acque come quella ad esempio del fiume Gange.

La Natura ha in sé attributi miracolistici sorti sulle basi di equilibri antichi e profondi che all'uomo ancora sfuggono. È sorta una chiesa a Lourdes con le offerte dei devoti dietro richiesta della Madonna. Un altro antico sito consacrato a suo tempo al paganesimo druidico è stato consegnato alla protezione di Maria. Cambia tutto e non cambia nulla. L'acqua che incontra la terra, s'inoltra e da essa fuoriesce ha di per sé in questo cammino qualcosa di prodigioso già conosciuto a suo tempo.

Bernadette il cui nome ci richiama non casualmente l'attributo di "Benedetta" rimarrà nella storia della Chiesa e di tutti. È l'umile pastorella che alla Signora in splendide vesti non seppe dire di no. Come Maria durante l'Annunciazione all'Arcangelo Gabriele. Nel suo vestito Maria ci ricorda il suo "sì" a Dio. Nelle apparizioni di Lourdes compare vestita di bianco, simbolo di purezza, di quella purezza che contraddistingue l'acqua che riemerge dalla soglia della terra, e cinta di azzurro, ribadendoci di aver partorito il figlio del Cielo e l'importanza del Battesimo nell'acqua che ci conduce a una nuova vita.

 

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Ippolita Sicoli
Author: Ippolita SicoliWebsite: http://lafinestrasullospirito.it
Responsabile del Supplemento di Cultura "La finestra sullo Spirito" del quotidiano online "ilCentroTirreno.it"
Docente della Federiciana Università Popolare, Specializzata in Discipline Esoteriche, Antropologia, Eziologia e Mitologia, ha partecipato in qualità di relatrice a convegni e conferenze. Ha pubblicato le seguenti opere: “Il canto di Yvion - Viaggio oltre il silenzio” prima edizione Wip Edizioni 2003, seconda edizione Ma.Per. Editrice 2014. Il romanzo “Storia di Ilaria e della sua stella” Edizioni Akroamatikos 2008. La raccolta di racconti per ragazzi “Storie di pecore e maghi” Ed. Albatros 2010. Il romanzo “Il solco nella pietra” Editore Mannarino 2012. Il saggio antropologico “Nel ventre della luce” Carratelli Editore 2014.

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