Sulla figura di Maria Maddalena è stato scritto tanto. Ella rappresenta un anello fondamentale di congiunzione tra l'antico mondo ebraico e quello nuovo evangelico. Il silenzio della Chiesa ufficiale su di lei motivato dall'equivoco esegetico che l'ha confusa con la peccatrice, ne ha accresciuto il fascino a partire dal Medioevo fino al Romanticismo.
Qui il senso del peccato infuso dall'indottrinamento religioso viene surclassato dalla mistificazione delle passioni travolgenti. Quanto appreso accademicamente viene respinto perché associato a un atteggiamento di annientamento delle potenzialità del singolo che il Romanticismo si fregia di esaltare. Se la ragione tende a intavolare e risolvere questioni legate al sociale e a difendere le cause giuste in nome dei grandi obiettivi portabandiera dell'Illuminismo, libertà, uguaglianza e fratellanza, quanto attiene al singolo è al di sopra di ogni regola morale e in questo trova spiegazione la necessità di isolamento e all'opposto la stravaganza comportamentale degli intellettuali romantici spesso avvicinati alla dissolutezza dei decadentisti nei quali però la dissoluzione dell'io prende il sopravvento.
La moralità detta le sue leggi all'interno dell'uomo ed è quanto attiene al pensiero kantiano. Qui in Italia il forte sentimento di fede che contraddistingue Manzoni mostra le dissonanze al cospetto del Romanticismo d'Oltralpe. Per Leopardi la Natura è al di sopra di ogni legge morale e di ogni giudizio, pensiero che ritroviamo nel tedesco Goethe interessato allo studio della Botanica.
Quando parliamo di irrazionale legato al Romanticismo dobbiamo anche contemplare l'aspetto forse più macabro che lo lega alle superstizioni e all'occultismo ben delineati nello spirito gotico. L'occultusmo è un tema che lo avvicina all'età Vittoriana e agli esordi del Decadentismo. Come già detto in precedenza, grande impatto ebbe nel Romanticismo il recupero della figura di Maria Maddalena. L'interesse per l'Esoterismo ebraico supporta e accentua i temi gotici per eccellenza e si trova ben rappresentato dalla figura della Santa che incarna i temi legati alla sefira Yesod, temi che sono la fertilità e la purificazione. Maria Maddalena rappresenta la coppa della fertilità. Il vaso che contiene il seme del nascituro figlio di Gesù. Quanto le leggende medievali avevano tracciato a riguardo della Maddalena e al suo vaso, si radica nell'immaginario romantico. La coppa o vaso che ritroviamo completare l'iconografia della Santa non farebbe riferimento agli unguenti di cui cosparse i piedi di Gesù, ma sarebbe un chiaro richiamo al figlio che porterebbe in grembo.
Altro elemento gotico che accompagna simbolicamente la Maddalena è il teschio. Gesù fu crocifisso sul Golgota che in ebraico significa "Luogo del cranio" dove in precedenza era stato sepolto Adamo. Da qui la definizione di Gesù quale "nuovo Adamo" a designare anche e soprattutto la nuova stirpe dei credenti. La coppa è un simbolo ctonio che riconduce alla luna piena rappresentativa della completezza del femminile, e al Femminino. La luna piena rimanda al teschio per le numerose macchie che rivela, ricongiungendosi al tema del mistero. Leopardi, Goethe... sicuramente avranno risentito dell'influenza dell'immaginario romantico supportato sicuramente dagli studi sull'occultismo ai quali si dedicò il poeta e scrittore tedesco.