Il cuore e l'inganno. Dalla letteratura romanza medievale al Romanticismo
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Il cuore e l'inganno. Dalla letteratura romanza medievale al Romanticismo

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Il cuore e l'inganno. Dalla letteratura romanza medievale al Romanticismo
Il cuore e l'inganno. Dalla letteratura romanza medievale al Romanticismo

 

Di elementi che accomunano il Romanticismo e il Decadentismo ce ne sono tanti, tra tutti spicca la profondità. Quando parliamo di infinito, la mente fornisce un'immagine estensiva. L'infinito è vastità a cui fa seguito la profondità.

Nell'uomo romantico alla vastità non si accompagna la dispersione, come invece nel nichilismo decadentista, ma al contrario il ritorno al proprio cuore che si alimenta in continuazione di emozioni e contenuti. Il Romanticismo deve il suo nome alle romanze medievali che ebbero origine in Francia. Il "Romance" pullula di storie costruite attorno a dame e cavalieri e la "Chanson de Roland" che ha ispirato l'Orlando Furioso ne è un esempio. Il cuore è rappresentato dignitosamente dai simboli della coppa e del calice, il primo femminile che riconduce al ventre materno e il secondo maschile che riporta all'ultima Cena e al sangue di Cristo. Una leggenda medievale racconta che la Maddalena spiaggiò in Provenza incinta del figlio di Gesù e che lì in Francia avrebbe posto le basi alla dinastia dei Merovingi. Sicuramente le romanze medievali trassero ispirazione da questo racconto popolare rinnovato continuamente dalla presenza tangibile nelle antiche fabbriche gotiche di simboli riconducibili alla Maddalena e alla coppa che serba tra le mani. Alla coppa della Maddalena, che suggerisce l'origine sacra della stirpe dei Merovingi, fa da contrappunto il calice del Graal, da cui bevve Gesù durante l'Ultima Cena, riferimento alla vita eterna oltre la morte terrena. Il Santo Graal (da "Sangue reale") vede incontrarsi il paganesimo celtico legato alla figura di Re Artù e il sopraggiunto Cristianesimo. Le prime storie elaborate intorno all'incrocio delle due culture sorgono in Bretagna e in Normandia, terre di confine tra Franchi e Angli. Di forte impulso alla fioritura delle leggende attorno al simbolo del Graal fu l'evangelizzazione dell'Irlanda dove persistettero miti e leggende legate al ciclo arturiano e dei cavalieri antichi approdate e rielaborate poi in terra di Normandia e di Provenza.

Il cuore è luogo dell'infinito e della profondità. È l'alveo del mistero e degli inganni. È il centro dell'amore e regola l'equilibrio tra i sentimenti e l'agire umano. In un'epoca, quella medievale, contraddistinta da sanguinose guerre e dalle numerose incognite, il cuore è anche il luogo dell'inaffidabilità. Il Romanticismo all'infinito come estensione che rintraccia nella Natura rappresentata dal simbolo della coppa che contiene tutto, gli embrioni della vita e il Caos, accompagna la profondità che si palesa attraverso la ricerca a ritroso delle origini e il recupero difficoltoso di miti e leggende. La Maddalena, lì dove non compare, è presente nei suoi aspetti magici e misteriosi. È la forza irrequieta della donna a cui fanno da contraltare la luce che dipana le tenebre. All'infinito impetuoso della Natura fa da contrappunto un principio soprannaturale che chi ha fede identifica in Dio, altrimenti nelle divinità primordiali che si sono rese manifeste attraverso la Natura (vedi il romanzo "Pan" dell'autore romantico norvegese Knut Hamsun). La Natura nasconde e rivela e uno degli animali che più di tutti la rappresenta è il lupo che sembra sintetizzare al meglio per Leopardi la Natura in tutte le sue accezioni, materne e negative. Nella lirica "Alla luna" che possiamo considerare la gemella del "L'infinito" egli si rivolge all'astro e lo interroga in un afflato che ritroviamo nell'immagine doppia del lupo che ulula alla luna. Un respiro ancestrale, atavico, percorre l'intero canto, riesumando la diceria secondo cui nell'albero genealogico dei conti Leopardi vi sarebbe un lupo mannaro.

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Ippolita Sicoli
Author: Ippolita SicoliWebsite: http://lafinestrasullospirito.it
Responsabile del Supplemento di Cultura "La finestra sullo Spirito" del quotidiano online "ilCentroTirreno.it"
Docente della Federiciana Università Popolare, Specializzata in Discipline Esoteriche, Antropologia, Eziologia e Mitologia, ha partecipato in qualità di relatrice a convegni e conferenze. Ha pubblicato le seguenti opere: “Il canto di Yvion - Viaggio oltre il silenzio” prima edizione Wip Edizioni 2003, seconda edizione Ma.Per. Editrice 2014. Il romanzo “Storia di Ilaria e della sua stella” Edizioni Akroamatikos 2008. La raccolta di racconti per ragazzi “Storie di pecore e maghi” Ed. Albatros 2010. Il romanzo “Il solco nella pietra” Editore Mannarino 2012. Il saggio antropologico “Nel ventre della luce” Carratelli Editore 2014.

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