Sulla Spedizione dei Mille la Storia non ha ancora fugato tutte le ombre.
L'Ottocento e' un secolo intriso di studi approfonditi sulla Storia e i suoi processi evolutivi. La passione infusa nella riconsiderazione del Mito affrontato in tale prospettiva occupa un ruolo ragguardevole se si colgono gli strascichi di un Illuminismo recalcitrante, almeno in Italia, a cedere il passo ai nuovi fermenti culturali.
Il Romanticismo dispiega il suo volo sulle ceneri ancora ardenti del Neoclassicismo che non prende mirate distanze dal '700 il quale ha dato importanti frutti specie nel settore economico- sociale.
Il disincanto nei confronti del secolo dei Lumi e il rapporto di continuita' con lo stesso sortisce qui da noi inaspettati effetti nell'arte che, aiutata dal frazionamento del territorio in singoli staterelli, assume polidrici linguaggi e codici espressivi che non tralasciano i provincialismi e neanche si trincerano, scegliendo di rmanere all'oscuro dei grandi temi ottocenteschi.
La letteratura sepolcrale che fiorisce alla fine del '700, sul suo percorso incrocia l'affascinante orizzonte dell'infinito che a sua volta estensivamente si compenetra con l'appassionante universo intimo del ricordo in un amplesso inscindibile di cuore e cultura pregna di storia individuale e territoriale. Si va alla ricerca dell'inspiegabile difficile da dipanare nell'aggrovigliato intreccio di leggenda e storico sapere, mentre l'orizzonte romba di sinistri boati risorgimentali.
E' impossibile trattare la cultura ottocentesca senza tenere conto degli ideali di unificazione nazionale che includono varie finalita', alcune delle quali taciute o a tutt'oggi nell'ombra.
Il prato in fondo al mare di Stanislao Nievo e' un romanzo breve che riflette lo stile romantico del predecessore Ippolito Nievo, celebre autore di Le Confessioni di un Italiano. Ippolito, avendo aderito alla Spedizione dei Mille, s'imbarco' su battello a vapore Ercole che da Palermo avrebbe dovuto trasportarlo a Napoli con l'intenzione di recapitare a chi di dovere, il resoconto sulle spese della Spedizione. La nave non raggiunse mai la costa partenopea, trascinando con se' giu' negli abissi l'equipaggio e una pagina di storia mai conosciuta e scritta. Nel 1974, quasi un secolo dopo, Stanislao nella sua opera cerca di dare delle risposte, sondando varie ipotesi che vanno dalla tempesta alla minaccia del vulcano sottomarino, mentre tra le pagine si affaccia l'ombra dello speronamento con una misteriosa nave all'interno di un complotto che non conosce nomi ne' mandanti. L'opera assume cosi un carattere avvincente.. Essa si propone di resuscitare, e non semplicemente rievocare, dal ventre degli abissi l'episodio, senza dissipare nebulose supposizioni che non tolgono respiro alla Storia e fanno rivivere al presente chi ancora non si vuole dimenticare.