La speranza si tinge di Fantasy. ''La Prescelta'', l'appassionante romanzo di Alessia Guidetti
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Alessia Guidetti

Interviste e Recensioni

La speranza si tinge di Fantasy. ''La Prescelta'', l'appassionante romanzo di Alessia Guidetti

Sorprende molto come nell'epoca attuale particolarmente rivolta a un uso spasmodico e sconsiderato dell'intelligenza artificiale e delle sofisticazioni mediatiche, sia ancora possibile trovare punti d'incontro tra la cultura del corpo fisico e l'estrosa creatività interiore. È come scorgere su un terreno brullo e arso una rosa carnosa che ci richiami per dare ascolto e attenzione alla sua invitante presenza.

È questa la sensazione che suscita Alessia Guidetti, personal trainer particolarmente votata al ruolo di autrice, che nel suo romance fantasy "La Prescelta" riesce a fare incontrare i tempi odierni con i toni romantici e avventurosi di un Medioevo capace ancora di stimolanti suggestioni.

Viviamo l'epoca del disorientamento, di un esasperato culto del corpo sempre più distante da quelle che dovrebbero essere le reali forme fisiche dell'uomo e della donna. L'intelligenza artificiale sembra volerci sospingere sempre più verso modelli che tendono ad annullare le differenze tra i due generi, maschile e femminile. Questo a discapito spesso, di un sano progetto di salute che voleva invece un tempo non separare i due ambiti di corpo e psiche, bensì integrare questa in un corpo più sano. La cultura moderna tende a separare le diverse sfere di osservazione, a creare muri in luogo di finestre di scambio con cui lasciare agire e interagire i diversi ambiti, così che l'idea di un insieme in riferimento al corpo venga annullata. A remare contro questa idea lacunosa di modernità è la personal trainer Alessia Guidetti che ultimamente si sta esprimendo anche come autrice, raggiungendo traguardi di grande consenso. A lei e alla sua doppia veste di istruttrice e di narratrice creativa è rivolta questa intervista.

Alessia, partiamo dalla sua principale attività, di personal trainer. Quando ha scoperto questa appassionante professione?

"Tutto è iniziato già quando ero bambina. Io sono sempre stata affascinata dal mondo dello Sport in genere e l'ho sempre seguito, iniziando dall'atletica poi passando allo sci, da qui al tennis e al calcio."

Perfetto. Oggi si è portati ad avere un interesse esasperante per l'aspetto fisico. Come lei interpreta questa tendenza?

"Sicuramente non è un male, ma lo si dovrebbe fare rientrare in una prospettiva ben più ampia che è quella dello stare bene in riferimento non solo all'aspetto. Si dovrebbe sempre inquadrare la forma fisica in un discorso più ampio e di salute ."

Giustissimo. La perfetta forma fisica comporta rinunce e sacrifici. Quanto la gente di oggi è disposta a farli?

"Chi si affida a un personal trainer in genere si lascia guidare da lui. Bisogna però tenere conto del fatto che non tutti i clienti sono uguali. C'è chi è più portato a fare determinate rinunce e chi invece un po' meno. Importante è mettere ogni cliente di fronte alla prospettiva di un esito meno soddisfacente di quello che ci si aspetterebbe, se non s'impegnasse a seguire una determinata alimentazione che innanzitutto porterebbe a migliorare la propria condizione di salute."

Alessia, il suo lavoro è proprio quello di personal trainer. Oggi si può vivere solo di questo?

"Sì, ho iniziato da cliente a frequentare la palestra, ma poi ho proseguito fino a conseguire gli attestati di istruttrice e di personal trainer. Inizialmente non era questa la mia professione. Mi sono diplomata negli anni Novanta in ragioneria e ho subito lavorato come segretaria contabile. Siccome questa professione non mi gratificava abbastanza, ho fatto della palestra la mia vera attività e non me ne sono mai pentita."

È una professione che rende?

"Sì, c'è un mercato importante che guarda a questa professione ed è in continua espansione."

Alessia, vorrebbe spiegarci in cosa consiste la differenza tra istruttore e personal trainer?

"L'istruttore dirige corsi collettivi, il personal trainer invece lavora individualmente. Quindi, sulla base delle problematiche che presenta il cliente, consiglia e fa eseguire gli esercizi mirati a risolvere atteggiamenti posturali sbagliati o ad esempio, a far lavorare determinate parti del corpo dove è necessario intervenire per avere un fisico più tonico. Diciamo che il lavoro del personal trainer richiede rispetto a quello dell'istruttore una particolare attenzione. È un lavoro preciso, certosino."

Secondo lei oggi, la gente ha capito l'importanza della forma fisica in relazione alla salute?

"Alcuni sì, altri un po' meno. Sommariamente si tende a dare più importanza all'aspetto fisico e secondariamente a considerare l'implicazione della salute che invece dovrebbe venire al primo posto. È la bellezza ad essere in funzione della salute e non il contrario "

Purtroppo oggi si tende a considerare la salute come una condizione assoluta, sciolta da ogni implicazione. Che non merita quindi le dovute attenzioni, questo nonostante i continui richiami a verificare e a monitorare le condizioni del nostro organismo. Questo atteggiamento ha portato allo sgretolamento di quei modelli che sono naturali e che rispettano la diversa conformazione di uomo e di donna. La chirurgia plastica oggi di facile tasca, ha creato nuovi modelli di riferimento spesso sbagliati e non rispettosi della naturale forma fisica. Si vuole apparire il più possibile simili al modello che il virtuale inculca e sempre meno alla verità che è invece veicolata dalla Natura. È più facile affidarsi al bisturi che decidersi a fare determinate rinunce.

"Purtroppo, come dicevo prima, specie sul mangiare non tutti almeno inizialmente, riescono a limitarsi. Qui sta la bravura del personal trainer che deve impegnarsi a far capire che senza sacrifici non si ottengono gli sperati risultati."

Oggi manchiamo un po' tutti di disciplina e i tanti reati che ogni giorno, molto spesso gravissimi, trovano posto nei giornali o vengono raccontati in tivù, ce lo ribadiscono. Lei Alessia, invece dimostra di avere carattere e di aver saputo centrare i suoi obiettivi. Quanto la palestra nella sua seconda attività di scrittrice sembra accompagnarla e sostenerla? Ci sono tra le due attività punti di incontro?

"La ginnastica fa bene al corpo e alla mente, e aiuta a superare gli ostacoli affrontandoli, anziché aggirandoli. Questo è indubbio. Nel mio caso, a questo posso aggiungere uno spirito tenace per cui non ho paura di raggiungere gli obiettivi prefissati. Sono un Toro e questo mi aiuta. Se mi pongo un fine lo raggiungo."


"La Prescelta" il titolo del suo romanzo che sta riscuotendo grande successo, già lascia intuire la capacità in lei innata di portare a compimento quanto è nelle sue prerogative. La protagonista quanto le somiglia?

"Emma, il nome della Prescelta, mi somiglia tantissimo. È una donna sportiva, dedita a vivere la passione."

Alessia, un corpo ben allenato aiuta il trasporto verso la fantasia?

"Ritengo che i due discorsi procedano separatamente. Io posso dire di me che ho sempre amato leggere e lasciarmi condurre a pensieri sognanti. Mi è sempre piaciuto fantasticare e sin da bambina sono affascinata dalle creature fantastiche."

Prevede un seguito a "La Prescelta?

"Sì, già c'è ed uscirà nel 2024."

Bene. Questa notizia farà senz'altro piacere ai suoi numerosi lettori. Cosa in particolare caratterizza il suo romanzo "La Prescelta?

"Innanzitutto l'ambientazione che è quella dei nostri giorni ma con continui rimandamenti al Medioevo di Matilde di Canossa e delle Crociate. Poi, a questo si aggiunge una narrazione veloce e dinamica, senza punti morti."

Questo secondo pregio da lei evidenziato favorisce una trasposizione cinematografica dell'opera, un sogno che lei vorrebbe vedere realizzato.

"Sto veramente puntando molto su questo mio sogno e spero di riuscire a realizzarlo."

E io glielo auguro veramente di cuore. Uno dei temi presenti nel suo romanzo è la morte. Secondo lei c'è differenza tra come viene vista oggi e come veniva considerata nel Medioevo?

"Sicuramente sì. Nel Medioevo la gente la vedeva come una realtà con cui confrontarsi e fare i conti quotidianamente, per via della vita difficile di allora, di un'alimentazione più frugale e per via delle gravi epidemie. La Medicina di allora era meno scientifica e meno evoluta. Parallelamente però, proprio perché era un periodo contraddistinto da una fervida fede, la gente grazie al Cristianesimo e al Cattolicesimo era più proiettata verso la speranza che veniva rappresentata dall'aldilà, una dimensione di riscatto da questa vita così dolorosa e piena di ostacoli. Oggi invece si ha paura della morte. Le aspettative di vita si sono allungate e la gente si sente impreparata, per questo la teme. A tale disagio contribuisce anche la latitanza di un vero credo religioso alimentata da una Chiesa sempre più in crisi."

C'è anche da dire che questa corsa verso l'eterna giovinezza ha spostato sempre più in là la vecchiaia e con essa la morte. Viviamo nell'intontimento di una finta eternità. Avere cura dello spirito porta ad affrontare più serenamente il tema della morte.

"Sì, infatti il tema principale all'interno del mio romanzo è decisamente quello della speranza. Il mio obiettivo è trasmettere la speranza attraverso il sogno, il viaggio nella fantasia e nella gioia. Come accade nella mia attività di personal trainer, anche con la scrittura ho voluto trasmettere positività attraverso la speranza."

Lei, Alessia, vive un rapporto particolarmente empatico con i suoi clienti.

"Verissimo. Io cerco di infondere speranza attraverso il mio lavoro. Per me vuol dire aiutare i clienti a conseguire i risultati che vorrebbero ottenere. La speranza è d'incoraggiamento, è dire che ce la potranno fare."

Lei segue anche clienti affetti da patologie serie.

"Sì, il mio lavoro mi porta a confrontarmi con determinate realtà. Il fatto straordinario è che non sono solo io a infondere speranza e voglia di vivere, sono soprattutto loro a trasmetterle a me e questo è bellissimo."

Lo credo bene. Per questa energia così positiva lei, Alessia, definisce La Prescelta di genere Romance Fantasy.

"Sì, al centro c'è l'amore di Emma per Arthur, il guardiano. Non è un romanzo prettamente rivolto all'avventura. La trama è veloce e lo stile è facile. Non mancano i colpi di scena e la dimensione del mistero accompagna il lettore dalla prima all'ultima pagina. Lo accosterei al genere di Fallen, giusto per farle un nome, con la differenza però che mentre i romanzi di genere fantasy solitamente hanno per protagoniste ragazze in via di formazione, la mia Emma è un'adulta a tutti gli effetti, che vive appieno la sua passione. È una donna di venticinque anni. Ciononostante credo che "La Prescelta" sia rivolta a un pubblico giovane e di cultura medio alta."

Sicuramente anche per il ritmo veloce che contraddistingue la trama. A proposito della versione cinematografica a cui lei ambisce, quale attrice attuale vedrebbe nel ruolo di Emma?

"Ci vedrei Emma Stones e non solo per l'omonimia. Però sono stimolata dalla curiosità di vedere attori esordienti nei ruoli dei miei personaggi."

Questo conferirebbe più carattere e il timbro di originalità assoluta alla sua opera. Un'impresa non del tutto impossibile e che lascia ben sperare, rimanendo nel solco del tema della speranza.

Oggi sono tanti coloro che ambiscono al podio dell'eternità attraverso le loro creazioni. C'è da dire che oggi l'esclusività è anteposta alla qualità e all'impegno infuso a renderla fatto concreto. Sicuramente avere idee in testa e trasferirle sul sentiero della fattibilità è quanto manca oggi all'estro creativo. In questo e non solo Alessia Guidetti sembra marciare differentemente. I suoi messaggi di speranza non rimangono pura astrazione, complice la sua attività di personal trainer che sembra averla aiutata nell'impegno di saper condurre una narrazione dal principio al compimento, ma anche, di riuscire a condurre in questa seria e altrettanto divertente operazione anche i lettori.

Ad Alessia Guidetti i migliori auguri di una intensa e prolifica attività di narratrice, da parte mia e di tutta la Redazione.

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Alessia Guidetti

Alessia Guidetti

Alessia Guidetti nutre una sincera passione per la lettura fin da adolescente. Affascinata dallo studio della storia, della mitologia greca, delle divinità egizie e dai personaggi del mondo fantastico come vampiri, lupi mannari e streghe, ha lentamente maturato l'idea di cimentarsi nella scrittura del suo primo romanzo fantasy. Esperienza magnifica e impegnativa al tempo stesso. Dopo anni di lavoro come impiegata amministrativa, è riuscita a realizzare anche un altro sogno oltre a quello letterario: dedicarsi allo sport e al benessere fisico e mentale. Oggi è una scrittrice, una personal trainer e un'insegnante di Pilates e Posturale.


 

Ippolita Sicoli