Si è concluso a Milano ''The Camorra dominates''. Grande soddisfazione tra gli attori
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The Camorra dominates

Interviste e Recensioni

Si è concluso a Milano ''The Camorra dominates''. Grande soddisfazione tra gli attori

La capacità di saper coinvolgere il pubblico è altro dal farlo entrare nella storia che il film racconta. Saper coinvolgere è mettere una barriera tra la finzione e lo spettatore, del tutto inesistente quando si fa entrare il pubblico nell'intrico della trama. 

Ed è proprio qui la maestria del vero regista che riconosciamo e ammiriamo in Michele Cucciniello e nel suo film "The Camorra dominates" prodotto da Giuseppe Alfieri e conclusosi ieri a Milano.  Attori: Lorenzo Alfieri, Alberto Petrolini, Francesco Cozzolino, Tony Pupo, Pietro Fornaciari, Andrea Fenu, Marisol Florentino, Aurora Curatelo, Maurizio Nicchi, Candiello Liberato, Beatrice Fieri, Anna Cayenne, Carmine De Vito. Partners: Givova, Diego Bormida Artist, Oro e Oro Gioielli Valenza, Santero 958.

 

È sempre più emozionante e al contrario sempre più raro assistere a un backstage in cui gli attori si spogliano del loro ruolo per far emergere ciascuno la vera personalità. In questi rari esempi chi interpretava il duro mostra dietro gli occhi lucidi una fiera contentezza mista a un velo di timidezza che non toglie, anzi aggiunge contenuti alle qualità dell'attore, nonché al ruolo interpretato.

Entrare ed uscire dal corpo del personaggio e vivere la propria identità per poi tornare a rivestirsi di quella interpretazione fino alla conclusione delle riprese è cosa ben conosciuta se ci si riporta indietro nel tempo, a quando sulle scene dominava la preparazione attoriale e in seguito, a quando il cinema era davvero un cosa seria. Oggi, l'intromissione eccessiva del virtuale ha spogliato un po' ovunque il cinema di quella naturalezza a lungo inseguita e apprezzata, per dare spazio a un prodotto in cui il lavoro di equipe e del soggetto operante risulta quasi assente. È giusto che la tecnologia accompagni e sia di supporto all'estro magico di attori e tecnici, ma purché il lavoro dell'attore non venga scavalcato da quanto indotto e determinato da strumenti di sofisticazione eccessiva.

Il Cinema è altro dal Luna Park. Quanto una qualsiasi altra opera artistica, deve sommuovere gli abissi dell'interiorità cambiando nel profondo, e chi vi ha preso parte dall'interno e il pubblico. Un Cinema pulito ma intenso è difficile oggi da apprezzare perché quasi estinto. Pochi sono le vere promesse tra attori, registi e produttori capaci di dare vita a un prodotto convincente che buchi lo schermo e travolga al punto da far sentire presente in prima persona all'interno della trama e non solo in una scena specifica, lo spettatore.

Oggi siamo tutti insensibili a una realtà sempre più protagonista nei suoi accessi di crudeltà, nella rete e nel mondo virtuale. Il non senso ammalia e logora e lascia distante quanto invece è parte diretta della bruciante quotidianità. È proprio su questo che insiste e va a incidere il Cinema del regista Michele Cucciniello alle prese con il grande schermo per la prima volta tramite il film "The Camorra dominates". Il suo ultimo film, si rivela una vera e propria fatica cinematografica densa di soddisfazioni rilasciate a incominciare dall'interno del cast di attori che hanno mostrato forte capacità di adeguamento professionale ai ruoli e di saper lavorare duro.

VIDEO. Backstage "The Camorra dominates" 

 

Il video del backstage rivela appieno la gioia e la soddisfazione anche di chi, pur lavorando in ruoli minori, ha saputo dare il meglio di sé, grazie anche all'ascolto e all'umiltà occorsi nell'interiorizzazione dei consigli ricevuti dagli attori conclamati e affermati.

Un film deciso e curato nei minimi dettagli che ha saputo guardare al Grande Cinema classico acquisendo i dettagli giusti saputi inserire nei momenti cruciali. D'effetto l'ultima battuta del trailer, in cui risuona a riflettori spenti la voce turbata e commuovente del bambino che conclude quanto ancora a livello di trama deve svolgersi agli occhi del pubblico. Una trovata intelligente che invoglia a sedersi in prima fila per non perdersi davvero niente di questo film che non è solo di denuncia, ma di riscatto implorato da un'onta di cui il Sud si macchia ormai da tempo.

La scelta di girare la conclusione del film nella Milano bene obbedisce a una strategia non solo di sconfinamento da una monotonia territoriale che potrebbe appesantire la visione del tutto, ma serve a mostrare le trame di convergenza tra chi gestisce la Camorra e chi ne usufruisce mantenendosi pulito esteriormente. Una doppia facciata che prende e fa comprendere la società in cui viviamo, che necessita globalmente di essere rivoltata costringendo il singolo a guardarsi dentro e ad assumersi le proprie responsabilità.

Pertanto un grazie convinto a Michele Cucciniello, al cast del film e al Produttore Giuseppe Alfieri da parte mia e della Redazione, per essere scesi nel profondo di una realtà sempre più indirizzata e focalizzata su una superficiale lettura delle cose.

 

Ippolita Sicoli
Ippolita Sicoli