Mi chiamo Armando Ganapini, ho ventisei anni e parecchia esperienza alle spalle. Nato a Milano, da Papà reggiano e Mamma veneta, con nonna sicula, prendo il nome di mio Nonno, Armando appunto, soldato nelle due guerre e contadino.
Il nome Armando deriva dal germanico “Hermann”, guerriero, ed in questa etimologia mi sono sempre ritrovato, qualsiasi fosse la causa che mi venisse posta, soprattutto al servizio degli ultimi. Ho conseguito la Maturità classica, nella mia città, Reggio Emilia, ho passato un’esperienza forte ed importante in Esercito ed ora sto conseguendo la Laurea in Scienze Strategiche e della Difesa. Sono un grande lettore, amante del libro,amante della carta, di quel profumo che solo le librerie ti possono dare. Sono amante della buona musica, dal rock’n roll di Bruce Springsteen a De Andrè, mi considero un anacronistico di questi tempi...
Oltre alla lettura e alla musica, amo la fotografia. Non sono un professionista ma metto il cuore e la testa in quello che faccio. Una passione viscerale per i tramonti e per i paesaggi. Una passione viscerale fotografare le mie esperienze, grazie alle quali posso annoverare un bel quantitativo di scatti. Dalla mia esperienza, nel Luglio 2019 del Cammino di Santiago di Compostela, ai monti trentini da ex soldato di Truppa Alpina quale sono,passando per la mia Reggio Emilia, fino ad arrivare a tutta la penisola in un arabesco che abbraccia la street art di Dozza, vista dal sottoscritto come grande fonte di inserimento sociale.
Amo la Grecia. Anche su questo trasporto la mia passione per i lirici greci, studiati fino a tarda notte ai tempi del liceo, nei mulini a vento dell’Isola di Paros o negli scorci notturni di Santorini. Il mio approccio è umanistico alla fotografia. Cerco di dialogare con colui o colei che guarda la fotografia,prendendolo per mano e facendogli seguire il mio cammino e le mie esperienze, quasi si immedesimasse con esse. Mi definisco “controcorrente” e, citando il grande De Andrè, in perenne “direzione ostinata e contraria”. Dall’esperienza umana in avanti, la purezza unica della medesima, qualsiasi sia l’accezione che vogliamo darle.