Wayne Hussey e l'avventura dei Mission nel rock reazionario
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Wayne Hussey e l'avventura dei Mission nel rock reazionario

"I still  believe in God, but God no longer  believes in me." (W. Hussey)

The Mission UK - Wasteland (Extended Video)

 

Tutto inizia da molto lontano, da prima che ce ne rendiamo conto. I fenomeni che appaiono in una determinata luce nel momento in cui vengono fotografati, a distanza di tempo si spiegano e ci spiegano a volte, mettendo a nudo ignavia e fragilità.

Pare che di questi tempi nulla si muova e il vento taccia per accumulare il suo fiato da rigettare tutto in una volta con fenomeni spaventosi. Come il vento sono le persone che oggi covano sotto la cenere rimpianti e quella fermezza e padronanza vitali che non avvertono più o non riescono ad adoperare.

C'è stato un tempo in cui l'Uomo e la Storia hanno incrociato i passi della ribellione attraverso il linguaggio delle arti e tra queste, quello più fruibile della musica. L'anima della musica consente di replicare a più situazioni attraverso i tasti emozionali dell'individualità che si apre alla comunità dalla quale il singolo cantante o gruppo si sente accolto e compreso. È quanto è accaduto negli anni Ottanta in cui la spiritualità della Chiesa non ha saputo farsi interprete né abbracciare le esigenze di una gioventù abbandonata a se stessa. In Italia i contraccolpi della cultura decadentista tardo Novecento sono stati forti e determinanti al punto da far consolidare una forte empatia viscerale col mondo anglosassone, nonostante lo iato chilometrico e strutturale che separa le due realtà. L'esistenzialismo d'Oltralpe è riuscito a intercettare e coniugare l'esigenza di nuove forme di spiritualità svincolate dagli interessi politico ideologici portati avanti dalle classi dirigenti, relegando ai margini il Cristianesimo idolatra e materialistico impiantato arbitrariamente su un tessuto antico celtico pagano.

THE MISSION - Severina (OGWT' 1987-03-04)

 

È così che nasce il filone Gothic Rock che cerca di mediare e di trovare un punto di convergenza tra la spiritualità degli Sciamani nordamericani e le influenze orientali di cui Londra da sempre si è fatta paladina. Gruppi come i Cult, i Mission nati da una scissione all'interno dei Sisters of Mercy e i Dead or Alive di cui faveva parte Wayne Hussey comunicano il bisogno da parte delle culture nordoccidentali di intercettare una spiritualità multiculturale erede per alcuni versi dei movimenti studenteschi sessantottini. In tale prospettiva, un netto recupero lo vivono gruppi rock anni Settanta come i Deep Purple e i Black Sabbath, così come i Led Zeppelin il cui tastierista J.P. Jones confluisce nei Mission che hanno come leader il vocalist Wayne Hussey. Nonostante le influenze elettroniche all'avanguardia per la musica del tempo, i Mission riescono a coniugare le nuove sonorità space con l'hard rock trovando plauso in un vasto pubblico che spazi dai vecchi generi angloamericani alle nuove tendenze musicali che vedono ormai collaudato il trionfo dell'elettronica. I Mission quindi, risultano finanche più appetibili dei loro antesignani Sisters of Mercy, per la teatralizzazione del pop rock dagli accenni forse un po' barocchi, che accoglie riscontri positivi anche da parecchi in linea con i gusti più commerciali. I Mission s'impongono non solo per l'energia della musica ben elaborata in chiave surrealistico metafisica grazie all'accostamento della perseverante batteria tradizionale da molti gruppi paralleli sostituita dalla drum machine, a melodie più rarefatte e altresì altisonanti. Il tutto supportato da testi che calcano sulla necessità di puntare sul cuore pulsante comune, proiezione di un sistema ideologico multiculturale che trionferà da lì a venire col Mondialismo.

I Mission cavalcano e si fanno interpreti di un nuovo Harmageddon divenendo promotori anche qui in Italia del filone esplosivo rock avventista che servirà a convogliare sulla via della Fede la realtà drammatica di tanti giovani sbandati, caduti nella trappola delle sostanze stupefacenti. Questi, proprio in virtù del nuovo filone rock, incroceranno sui loro passi la salvezza.

Come era già successo con il fenomeno hippy della Jesus Revolution, il rock anni Ottanta e primi anni Novanta al suo timbro energico aggiungerà la potenza esplosiva della psichedelia che nel tempo si rivelerà una minaccia alla persistenza del genere rock per molti ormai avviato a un declino inesorabile.

I Mission, tutt'oggi attivi, li ricorderemo un giorno per aver richiamato l'Uomo al suo centro attraverso la proposizione di quei valori universali interpretati da un rock innovativo, pacificamente reazionario, che ha come fonte di ispirazione e fine ultimo, l'universalmente noto Principio Primo, Creatore dell'Universo.

 

Ippolita Sicoli
Ippolita Sicoli