I simboli tra cielo e terra
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I simboli tra cielo e terra

Amore e Psiche
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William-Adolphe Bouguereau – Cupido con una farfalla
William-Adolphe Bouguereau – Cupido con una farfalla

 

Il legame tra la coppa, simbolo femminile e il cielo è forte. I simboli da sempre comunicano tra loro e costituiscono la prima esperienza di linguaggio emozionale vissuta dall'uomo.

I simboli sono libertà perché legati strettamente alle strutture primarie del nostro immaginario. Sono emozione e viaggio onirico nella sacralità delle cose. Sono volo e sosta nell'interiorità. Congiunzione tra materia e dimensione fluida.

Cupido (Eros) dio latino dell'Amore, contiene all'interno del suo nome la radice di "bramare", così come quella di "coppa" e "abbondanza" relative al regime ctonio dei simboli. Se il dio greco dell'Amore ha una sua fisicità che si esprime nel Mito, il dio romano relativo è messaggero di un ideale grande che si veste di fisicità. È l'angelo che scaglia le frecce che colpiscono e fanno innamorare, quasi l'amore fosse al tempo stesso libertà e volo, e condanna.

Bramiamo l'inafferrabile e proprio questa condizione ci porta a mantenere in vita il sogno evocato dalla persona amata. Il volto, l'espressione dell'altro, sono rappresentazioni di un rapporto dialogico e costruttivo tra la dimensione terrena e quella rarefatta del sogno, ragion per cui l'Arte Classica si soffermava e tanto sui dettagli di un volto scolpito o ritratto.

Il volto è la coppa delle emozioni. L'enigma del cielo che sposa la terra.

Esempi di matericità del cielo ci giungono dalle meteoriti che in passato, specie nelle culture mediorientali, avevano grande valore di presenza divina o di messaggio. Ancora oggi nella cultura popolare di alcune aree meridionali si usa associare il tuono alla caduta di massi dal cielo. La caduta del cielo nell'Apocalisse si esprime attraverso la pioggia di sassi e fuoco. Il cielo cade sulla terra, si fonde con essa dando luogo a un territorio d'impronta lunare. È quanto mostra la geografia di Matera il cui nome contiene il richiamo ai meteoriti responsabili della sua particolare conformazione.

La roccia, la pietra riconducono al corredo immaginifico simbolico femminile e nel tempo Matera nel nome ha mantenuto solo l'eco della sua primigenia origine etimologica. Nel nome "Matera" è forte il legame con la terra che svela l'origine antica dei primi insediamenti umani relativi alla civiltà rupestre. Le molteplici cavità caratteristiche sono ciascuna il ventre che ha ospitato nuclei famigliari e momenti di celebrazione ritualistica. Matera e i Sassi sono luoghi sviluppatisi intorno alla cultura dei grani, dei legumi e del pane. Luoghi in cui la vita conserva i suoi germi più antichi.

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Ippolita Sicoli
Author: Ippolita SicoliWebsite: http://lafinestrasullospirito.it
Responsabile del Supplemento di Cultura "La finestra sullo Spirito" del quotidiano online "ilCentroTirreno.it"
Docente della Federiciana Università Popolare, Specializzata in Discipline Esoteriche, Antropologia, Eziologia e Mitologia, ha partecipato in qualità di relatrice a convegni e conferenze. Ha pubblicato le seguenti opere: “Il canto di Yvion - Viaggio oltre il silenzio” prima edizione Wip Edizioni 2003, seconda edizione Ma.Per. Editrice 2014. Il romanzo “Storia di Ilaria e della sua stella” Edizioni Akroamatikos 2008. La raccolta di racconti per ragazzi “Storie di pecore e maghi” Ed. Albatros 2010. Il romanzo “Il solco nella pietra” Editore Mannarino 2012. Il saggio antropologico “Nel ventre della luce” Carratelli Editore 2014.

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