Il fuoco e l'invenzione del mago
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Il fuoco e l'invenzione del mago

Amore e Psiche
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Heinrich fueger 1817 prometheus brings fire to mankind
Heinrich fueger 1817 prometheus brings fire to mankind

 

Chissà se riusciranno quelli della mia età e poco più grandi a ritrovare il mondo di prima! In tutta onestà non ritornerei più indietro col senno di oggi.

Dover ricominciare, veder rinascere dagli albori questa epoca, riconoscere i germi del vento putrido che prende a soffiare nel bel mezzo di aiuole fiorite, non è nei miei desideri. Ripenso al passato come a qualcosa di concluso, a un sole tramontato senza ritorno e che adesso riguardo e colgo come per la prima volta.

Non siamo mai stati abbastanza nei luoghi poi lasciati e nel cuore del ricordo ritroviamo non tanto il perduto,  quanto invece noi stessi.

Mettiamo a fuoco noi stessi nel distacco rappresentato dal tempo. Il tempo allora lo cogliamo non come una variabile sensibile che regge i racconti del mondo, ma come una piattaforma dello spirito che su di esso agisce e reinventa. Il tempo è lo spazio dell'invenzione del mago che subito svanisce. Altro dall'illusione che inganna mostrando cose mai esistite, il tempo è il luogo del fuoco, manifestazione convinta di ogni nascita.

"Fuoco" in inglese "Fire" riavvolge tutti gli elementi. È spira che incanta, è il capovolgimento dell'acqua che durante il temporale si scaglia sulla terra e urta e incendia il mondo.

Il fuoco del Paradiso è di chi compie un'azione debellante per ricominciare una nuova era dello Spirito ed è alla guida di un carro che cancella e porta nuove.

Mettere a fuoco significa centrare l'immagine. Colpirla allo scopo di appropriarsene. Cogliere l'anima del fuoco che si smembra in filamenti e vapori. È la prova dei grandi l'attraversamento del fuoco, che può essere inteso anche in senso simbolico. C'è un punto in cui la fiamma non brucia e lì solo pochi la sanno attraversare senza rimanere ustionati. Il contorno dinamico che corona la fiamma è invece la materializzazione di un elemento che si snatura producendo arcobaleni creativi, in movimento, che ricordano il guizzo del cielo e dell'acqua.

Sfuocare e mettere a fuoco. Il primo è di chi dorme e non coglie la realtà. Il secondo è al contrario di chi ha gli occhi che carpiscono e divorano nel senso di assimilare, dando vita a qualcosa di nuovo. In questo si esplica l'associazione del fuoco all'attività creativa. L'orlatura delle fiamme svapora sconfinando da sé e abbracciando la materia diviene gioia e lacrime, vita e conclusione. Germe per nuova vita.

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Ippolita Sicoli
Author: Ippolita SicoliWebsite: http://lafinestrasullospirito.it
Responsabile del Supplemento di Cultura "La finestra sullo Spirito" del quotidiano online "ilCentroTirreno.it"
Docente della Federiciana Università Popolare, Specializzata in Discipline Esoteriche, Antropologia, Eziologia e Mitologia, ha partecipato in qualità di relatrice a convegni e conferenze. Ha pubblicato le seguenti opere: “Il canto di Yvion - Viaggio oltre il silenzio” prima edizione Wip Edizioni 2003, seconda edizione Ma.Per. Editrice 2014. Il romanzo “Storia di Ilaria e della sua stella” Edizioni Akroamatikos 2008. La raccolta di racconti per ragazzi “Storie di pecore e maghi” Ed. Albatros 2010. Il romanzo “Il solco nella pietra” Editore Mannarino 2012. Il saggio antropologico “Nel ventre della luce” Carratelli Editore 2014.

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