La lumachina mia è un lumacone adesso. Chi salva una vita, salva una lanterna, una potenziale luce che si accende e si mantiene viva per la continuità dell'Universo. Non sappiamo dove vanno a dormire le vite che si spengono. Nulla in realtà si estingue e resta a consolarci l'ombra che è racconto delle vite che hanno dato a se stesse e agli altri.
Continuamente c'è chi va e chi arriva nell'Universo. Noi non sappiamo, perché abbiamo perso la memoria dell'ascolto e il vento oramai è solo vento e non più l'annuncio di ciò che accade.
"Vento" ed "evento" sono legati dalla stessa radice etimologica che li conduce al verbo "venire". Tutto ciò che accade è un evento a doppio binario. Viene per se stesso e in questo si compie, e viene per gli altri, per educarli al cambiamento che ha senso solo se è evoluzione e non negazione.
Il vento è annuncio ed è portatore di germi nuovi a proposito di chi viene così come di chi ha concluso il proprio giro e se ne va dove al momento non possiamo raggiungerlo. Il vento quindi è festa, è silenzio. Liberazione e pensiero per chi nel mondo non si limita a mantenere accesa la fiaccola, ma è di per sé sorgente di luce.