I pilastri del cielo
Il sito "il Centro Tirreno.it" utilizza cookie tecnici o assimiliati e cookie di profilazione di terze parti in forma aggregata a scopi pubblicitari e per rendere più agevole la navigazione, garantire la fruizione dei servizi, se vuoi saperne di più leggi l'informativa estesa, se decidi di continuare la navigazione consideriamo che accetti il loro uso.

I pilastri del cielo

Amore e Psiche
Typography
  • Smaller Small Medium Big Bigger
  • Default Helvetica Segoe Georgia Times
Foto by Claudio Scandelli opèra
Foto by Claudio Scandelli opèra

 

La seduzione è del Cielo e nelle epoche di svuotamento si è soliti prediligere il ballo alla danza. Il ballo è puro svago ed evasione al fine di svuotarsi interiormente. All'opposto la danza è arricchimento sulla tensione al cielo.

Tendendo al cielo adempiamo alla creazione della terra e sulla terra, divenendo artisti ineguagliabili, ciascuno concorrente in una plurima composizione della Verità. La danza è impressa nel corredo archetipico dell'uomo e già nel nome che ritroviamo in diverse culture tutte risalenti al ceppo indoiranico, esprime il movimento impresso nella Natura dalla Luce che si riflette all'interno dell'uomo. Non vi è forzatura nella danza, solo ascolto che si traduce nel linguaggio del concedersi rimanendo fedeli a se stessi. Ancor più, nella riscoperta di se stessi. Kali danza sul corpo ignudo di Shiva ridefinendo l'uomo nella sua genialità compulsiva che va rapportata e reinserita nell'ordine cosmico. Allora la ricerca si traduce in produttività. Non esiste danza che attraverso l'elevazione estetica e spirituale non consegni l'uomo alla sfera oltre il tempo, adempiendo al disegno di una fertilità creativa.

In questo suo nobile significato la danza è dono e ringraziamento, non ritmo compulsivo, bensì elevazione della nobiltà inveterata nell'uomo e ciò spiega la discendenza del termine "grazie" nelle culture anglogermaniche, dalla radice etimologica presente nella parola "danza". La danza del ventre e la danza delle odalische sono una forma di rieducazione degli impulsi maschili puramente terreni, che vengono convertiti in slancio verso cielo. Lo stesso dicasi per la danza ebraica. Salomé danza e trascende la materia con la sua sensualità, al punto da irretire l'uomo e da adombrargli la ragione. La luce offusca e la danza che ottempera alla sua più nobile missione, ridisegna nel corpo di chi la esegue gli equilibri della Natura, guidando l'osservatore a recuperare in se stesso e in modo misurato l'incontro tra cielo e terra.

 

Ippolita Sicoli
Author: Ippolita Sicoli
Responsabile del Supplemento di Cultura "La finestra sullo Spirito" del quotidiano online "ilCentroTirreno.it"
Docente della Federiciana Università Popolare, Specializzata in Discipline Esoteriche, Antropologia, Eziologia e Mitologia, ha partecipato in qualità di relatrice a convegni e conferenze. Ha pubblicato le seguenti opere: “Il canto di Yvion - Viaggio oltre il silenzio” prima edizione Wip Edizioni 2003, seconda edizione Ma.Per. Editrice 2014. Il romanzo “Storia di Ilaria e della sua stella” Edizioni Akroamatikos 2008. La raccolta di racconti per ragazzi “Storie di pecore e maghi” Ed. Albatros 2010. Il romanzo “Il solco nella pietra” Editore Mannarino 2012. Il saggio antropologico “Nel ventre della luce” Carratelli Editore 2014.

Ti potrebbero interessare anche:
home-2-ads-fsp-cca-001