La nostalgia del tempo dei ricordi
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La nostalgia del tempo dei ricordi

La nostalgia del tempo dei ricordi

Amore e Psiche
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Ho nostalgia delle cose che sono state e continuano ad essere nel mio cuore. È questo il profumo inconfondibile di ciò che io chiamo vita e che si differenzia dal puro esistere.

Robert Lewis Reid - Azaleas
Robert Lewis Reid - Azaleas

 

A mano a mano che penetriamo nella follia di questo tempo, il ricordo diviene bagaglio di quella esperienza colmativa della vita, collegata all'attività del ricordare. Il taglio netto che anticipa la svolta radicale, serve a far piombare nel disorientamento. Una sorta di sfinimento che si risolve nell'accettazione di un nuovo presente anche se contronatura.

Quando l'uomo interviene in modo deciso nel flusso costante delle cose, la violenza semina pesi sul cuore avviato a uno stato comatoso che porta all'inaffettività.

Oggi è peggio che in guerra, perché la reclusione ingiustificata a cui siamo stati indotti non semina speranza, né dipinge il baluginio di un fioco orizzonte che si smorza sul nascere.

Ciò che matura costantemente col seme della speranza porta a soluzioni nuove che rimangono nel solco delle esperienze vissute e si traducono in ricordo. Questa umanità sta via via sostituendo il ricordo con la memoria a cui si allena attraverso la sofisticazione della realtà, tramite il virtuale. È tutto artificiale il tempo in cui viviamo, inclusa la nostra reazione permeata di finta affezione all'uomo e che in realtà lucra sulla vita.

Siamo già morti e non ce ne accorgiamo. È stata sedata la coscienza che dovrebbe mostrare con chiarezza che oggi, anziché aiutare a mantenere viva la società, si preferisce chiudere e far perire i giovani e la loro voglia di vivere, salvando così chi è indirizzato verso la morte. Questa realtà è la conseguenza di tutta una cultura che attraverso l'accanimento terapeutico aveva a cuore il conseguimento dell'obiettivo di chi salvare e chi no. Anziché produrre una società forte e cosciente, obbediente alle regole naturali, l'uomo impone la propria supremazia sfidando così Dio.

Chi è Satana se non l'avversario della Luce, teso a piegare la coscienza e ad innalzare l'ombra? Chi è Satana se non colui che utilizza il linguaggio di Dio indirizzandolo verso la morte?
Oggi la società e chi la amministra tendono a far sentire in colpa chi ha la forza per vivere e perdurarsi.

Questo è un mondo senza Dio né spirito glorioso, che fa urlare ai fragili di volere pressati i giovani e chiunque possa protrarsi lungo la strada della vita. I fragili di oggi sembrano felici di vedere gli altri costretti come loro a una non vita.

In questa epidemia prepondera l'egoismo espresso dal voler punire la gioia di vivere perché non concessa a tutti. È la pandemia dell'invidia che agisce sul piano dell'anima e di riflesso su quello economico. Io non posso prodigarmi per la mia attività ed è giusto che tutti chiudano, permettendo al Comunismo di far emergere il lato oscuro: l'invidia, la mancanza di imprenditorialità, la barriera all'eccellenza, il divieto diretto all'uomo di progredire a fin di bene tramite l'investimento su se stesso e l'incoraggiamento delle proprie facoltà. Il superuomismo oggi si è tramutato nell'ipertecnologia, togliendo la maschera all'uomo bionico a cui tutti ci genufletteremo, poiché la nuova effigie dei potenti. E allora, non toglietemi la nostalgia verso il passato, perché lì siamo stati uomini con giudizio e anime con lo sguardo rivolto al sole. Non toglieteci l'unica ricchezza che è rimasta: il ricordo di essere stati in vissuti sempre più lontani dove pascolava la nostra anima florida. Non impediteci di guardare con nostalgia alle nostre spalle ciò che eravamo: poeti, pittori e scultori delle cose belle ispirate da Dio attraverso Madre Natura.

Non toglietemi il cuore, perché attraverso lui io possa ritornare sui miei passi e continuare a ricordare.

Ippolita Sicoli
Author: Ippolita Sicoli
Responsabile del Supplemento di Cultura "La finestra sullo Spirito" del quotidiano online "ilCentroTirreno.it"
Docente della Federiciana Università Popolare, Specializzata in Discipline Esoteriche, Antropologia, Eziologia e Mitologia, ha partecipato in qualità di relatrice a convegni e conferenze. Ha pubblicato le seguenti opere: “Il canto di Yvion - Viaggio oltre il silenzio” prima edizione Wip Edizioni 2003, seconda edizione Ma.Per. Editrice 2014. Il romanzo “Storia di Ilaria e della sua stella” Edizioni Akroamatikos 2008. La raccolta di racconti per ragazzi “Storie di pecore e maghi” Ed. Albatros 2010. Il romanzo “Il solco nella pietra” Editore Mannarino 2012. Il saggio antropologico “Nel ventre della luce” Carratelli Editore 2014.

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