Il ricordo e il sogno nell’oceano interiore si confondono. Entrambi comunicano ma secondo processi inversi. Il ricordo spinge dal cuore e risale a risvegliare in noi esperienze addormentate, mentre il sogno compie il percorso inverso riconsegnandoci a un luogo nostalgico, non ancora abitato.

La nostalgia e’ una compagna fedele che nutre di malinconia. E’ uno stato dell’essere fondamentale in quanto ci fa uscire da noi stessi per renderci compartecipi della nostra essenza motrice, del luogo di partenza e dell'approdo finale. Non a caso l’Esistenzialismo venato di poesia ci ricorda la dimensione pulsante dell’Essere che vibra di qualcosa oscurato nella dimensione reale e concreta che appanna gli occhi immergendoci nella quotidianita’. Ci tingiamo di azzurro cielo bagnati di stelle lucenti che risorgono come lacrime mosse dalla nostalgia per aver lasciato la patria d’origine prima che venissimo al mondo.
La vita in terra è un continuo approdare a mete fittizie che ci costruiscono e demoliscono al tempo stesso i ricordi vaganti, risollevando il bisogno di ritornare nella valle primordiale che ci rilascia l’impronta tramite archetipi e poi simboli.
L’arte di tramandare attraverso il patrimonio della tradizione tende a un rinnovo continuo del sentimento di nostalgia velato nella contingenza e mai negato. Tradizione, dal latino ‘tradere’ vuol dire infatti ‘consegnare’. Intrinseco alla parola tradizione e’ l’atto di donare alle generazioni di domani quanto imparato e allo stesso tempo salvato. Il patrimonio di miti e credenze lotta contro l’estinzone delle civiltà che parlano degli albori legati alla conoscenza del mondo nella sua semplicità. La liberta’ individuale si esprime nella volonta’ di imitare, ritagliare e ritrarre dettagli tramite i quali ricondursi alla patria negata qui, in questa realtà dove abbiamo il dovere di scrivere, salvare e trasmettere con i mezzi espressivi più consoni a ciascuno, affinché sopravviva il senso di nostalgia per ciò che ci attende nello stesso porto da cui siamo partiti.
I miti classici parlano di sentimenti velati e traditi durante l'avventura umana in cui ci si smarrisce col fine di ritrovarsi interi e spogli di tutto, fuorché di se stessi. Il bisogno di integrità si esprime nelle storie e nell'arte che tocca vari insiemi della cultura pratica. Dal costruire al suonare, dallo scolpire al dipingere e così via, avvalendosi sempre della stessa necessita’ di tramandare. La cultura siamo noi che obbediamo, uniformandoci, ai sacri insegnamenti filtrati da coloro che hanno appreso la configurazione anche matematica della realtà, rendendo questa quindi fruibile e plasmabile. Gli artigiani sono tutti mastri, maestri di acquisizione e trasmissione e su di essi si fonda la traduzione plastica e pratica della visione del microuniverso. Imparare a muoverci nel microuniverso per poi ritrovarci a casa, una volta salpati dall'ultimo porto, ci consentira’ attraverso la corrispondenza tra il piccolo e l’infinitamente grande di ritrovarci oltre questa vita, nella nostra reale patria da cui proveniamo, e di riambientarci senza fatica, educati in questa vita dal sentimento ovattato e sfuggente della nostalgia.