[18:12, 29/1/2023] Sicoli Ippolita: Potere e potenza tra temporalità e spiritualità. Il triangolo e la via della casa
La casa è il cielo. I contenuti che una persona si porta dentro di sé quando è in viaggio e a cui ritorna quando rilascia i suoi pensieri la sera sul cuscino prima di addormentarsi. Era anche l'isola di serenità a cui fa ritorno l'uomo, astraendosi in cristalli di momenti dalle contorsioni del mondo.
Librarsi nel cielo equivale a scendere nella profondità di sé stessi. E qui ritrova la sua religiosa teca privata il viandante, una figura sicuramente alta spiritualmente per il mondo germanico. I peregrini sono lembi di cielo in cammino sulla terra. Non è l'azione o il credo religioso a trasporli su un piano di elevazione, né tanto meno la sensibilità che si traduce in spirito di soccorso verso i deboli e gli ammalati. L'elemento che avvicina i religiosi viandanti e il vagabondo è la presenza di un lido celeste in entrambi. È il contenuto della loro anima che supera le intemperanze travolgenti dell'esistenza e si coniuga con uno spessore divino.
Nel Medioevo il polittico, le tavolette delle icone bizantine con il taglio a triangolo riconducono al tema sacro della casa celeste, al Regno del Padre. Un significato di intimità domestica ha la Maternità che rappresenta la casa nella sua più intima avvolgenza e accoglienza, nel suo calore domestico. Un distinguo invece va applicato alla figura di trono o sedile medievale le cui spalliere ultimano anch'esse a forma di triangolo. Che siano in pietra o in legno, il messaggio di casa che veicolano varia a seconda della destinazione. Nel caso del trono del re, la casa rimanda al dominio esteso o meno del reggente. Nel caso della cattedrale, al potere anche temporale che esercita il vescovo in quel territorio. Nel caso del trono feudale, al dominio e all'autorità che esercita il domino del castello sul suo feudo e l'intenzione implicita ad estenderlo. Il triangolo è la rocca, la certezza su cui si va ad applicare la cupidigia del potere. La convergenza di "potere" verso "potenza" verte intorno all'autorità divina e da qui si diparte la confusione con il principio di autorevolezza. Il potere è quel.valore aggiunto acquisito agli occhi degli altri anche a costo di agire con la forza. Ma la vera forza e la vera potenza sono di chi è slanciato verso la trascendenza e viene riconosciuto da Dio. La beatitudine è l'elezione a fratelli di Cristo di frati e monaci costata a loro cara per i segni di riconoscimento dolorosi come le stigmate rilasciate da Dio e le piaghe che ricordano la crocifissione e la flagellazione di Gesù. La potenza è un titolo riconosciuto da Dio a chi intraprende un percorso mistico. Altro è il potere arrogatosi dai prepotenti ai quali va comjnque il merito delle committenze artistiche, seppur come fregio della loro risonante posizione terrena da tramandare ai posteri.[18:13, 29/1/2023] Sicoli Ippolita: https://images.app.goo.gl/DHuUHHUmQA3reo3s8
Potere e potenza tra temporalità e spiritualità. Il triangolo e la via della casa
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