Siamo qui, oscillazione perenne tra vita e morte, sogno e materia. Siamo spiriti prestati alla carne che ci assorbe, facendoci dimenticare la nostra vera casa. La sogniamo e sogniamo di volare come il cielo sui giorni, ma abbiamo paura di cadere e la vita ci riporta dove siamo.
Siamo anime vestite di carne che geme e vorrebbe andare, rimanendo qui tra le cose che passano, dove mantenersi eterna. Siamo note discordanti, eppure capaci di melodie che commuovono gli angeli dotati di ali e solo spirito ma senza il brivido della carne.
Siamo completi nell'imperfezione, noi che sudiamo sull'asfalto e ci nutriamo di cielo, come aquile dagli arditi sogni.
Nel sogno di una nuvola
Vorremmo essere nuvole che sovrastano,
che si sfilacciano
e colorano,
e si assemblano e scompongono
dietro le sagome e tra i ghirigori di luce.
Vorremmo essere nuvole e morire
in alto, trafitti dal blu,
tra gli ormeggi della luna.
Vorremmo salire e sbiadire
e poi tornare ad essere il sole
che non tramonta e che divora ogni cosa.
Vorremmo stare in alto
ma nella pesantezza della vita,
gioire e morire nella folla,
tra fiumi e sciami di gente.
Senza equilibrio essere
sostanza che si perde
e forma che diviene
tempesta e poi trionfo del blu
in cui svanisce ogni certezza.
Ippolita Sicoli