Il sentiero è la via a riparo dei sensi che distraggono. Il sentiero è la via che scegliamo con gli occhi chiusi rivolti all'interno. È la via del nostro sentire che è il tutto, mentre la ragione è solo una nostra parte. Sentiero e Sentire si appartengono quanto apparteniamo noi al tunnel che c'immette nella vita.
Siamo qui per trasformarci e l'intestino, il nostro secondo cervello, lo ricorda. Siamo in vita frutto di assorbimenti continui e di rielaborazioni i cui rifiuti diverranno concime per altre idee e altri mondi. Siamo qui sviluppatori di mondi e di noi stessi: geografie multiple che si dipartono da radici lontane e creano boschi e ricami siderali. Ogni albero ha il suo sole di chioma e ogni albero è nella misura delle cose, complemento della luna.
La pelle del nostro sentire
Dipingerò i doni che mi avrai donato
sulle pareti di casa.
A cosa serviranno gli occhi
se non a onorarci l'un l'altra?
L'opalescenza della luna
per guardarci dentro.
E saremo tronchi
con gli occhi rivolti alle stelle,
e rami lunghi a proteggere il cuore.
La casa cos'è se non un labirinto di mani
che ci afferrano e ci contengono?
Siamo case, libri di mattoni e scale
le une dentro gli altri,
per scendere e salire
lungo le membra del sentiero.
Lungo percorsi che salgono a noi
dal centro delle stelle.
Siamo cielo e la nostra pelle lo ricorda.
Siamo sentiero che
matura lontano e
ci spinge oltre
la via del grano.
Ippolita Sicoli