L'emotività chiude gli occhi all'intelligenza e negli ultimi due decenni sta trovando sempre più spazio nelle trasmissioni al comando del pensiero dominante, globalista. Lo abbiamo incominciato a vedere con i video truffa legati alle immigrazioni, costruiti a puntino sul modello hollywoodiano, al fine di commuovere e di convincere all'accoglienza e all'inclusione anche i più scettici.
La forte opera di persuasione impugnata da chi appoggia le élite globaliste ha alzato i toni con questa pandemia, inventando o ancora peggio taroccando episodi e situazioni di per sé tragici, allo scopo di impressionare ulteriormente e plagiare l'opinione pubblica. Ormai di pubblico in Italia c'è rimasto veramente poco, così come di privato, mentre ad espandersi a macchia d'olio è il privatizzato. C'è differenza eccome, tra il privato e il privatizzato che si nutre delle carcasse di quanto ormai rimasto attinente all'ambito del privato. Le tivù del main strem che fungono da altoparlante del pensiero unico hanno difatti smantellato tutto quanto attenga agli aspetti della psiche dell'individuo per ingrassare i potenti che agiscono al fine di depauperarci del nostro tesoro più grande, quello animico. Cibarsi e impadronirsi del privato individuale al fine di circuirci e manipolarci, in che modo? Anche agendo sulla sostituzione importante del patrimonio emozionale con quello emotivo. Agire a tutti i costi, camuffando e imbrogliando la realtà al fine di svuotarci delle componenti sincere, emozionali e di trapiantarle con quelle emotive.
Cosa produce l'emotività? È la sbarra al dialogo col mondo e alla sua comprensione. L'emotività congela sui propri passi chi la prova e chi la subisce, permettendo a chi è ancora in possesso di quelle qualità di discernimento critico di vedere l'imbroglio attraverso la pellicola tragicomica di quanto costruito a puntino.
Credo che ieri sera alla trasmissione di Del Debbio si sia raggiunto il punto massimo oltre a al quale ritengo improbabile si possa andare. Hanno invitato a prendere la parola una ragazza che fanciullescamente ha aizzato il pubblico dei no vax antiCovid a casa, schierandosi contro con frasi violente. La ragazza rimasta orfana di madre a causa del Covid è apparsa subito in evidente disagio emotivo e per nulla informata sui fatti, prestando il braccio a chi si è mostrato al suo racconto favorevole ma con l'inganno, ossia intenzionato a marciare sull'innocente dolore. Un racconto accompagnato da scene a dir poco vergognose e raccapriccianti a cui sono seguiti i silenzi di Belpietro e Freccero, rappresentanti di quella fetta di popolazione che conosce la verità ma ha preferito tacere per non urtare ulteriormente la fragilità emotiva della ragazza in trasmissione.
Se un certo giornalismo ben rappresentato da Del Debbio si spinge a tanto, evidentemente riceve dei segni di forte preoccupazioni dalla politica che lo governa. È un segno questo della fine dei tempi dell'inganno universale grazie anche a chi come Belpietro, Freccero, Fusaro... sfidano con le armi della sola Cultura i disegni abietti di chi vuole piegarci fino alla morte, nutrendosi delle nuove forme di vampirismo a disposizione. Del resto i conti a favore dell'elite dominante non tornano. Nonostante la campagna vaccinale lanciatissima in Italia e nei Paesi Germanici, ricoveri e contagi si susseguono e aumentano al punto da obbligare a nuove chiusure e restrizioni. Al punto da far sospettare che la vera pandemia non è quella del Covid, ma dei vaccini che ne protraggono la circolazione.