Mai cosi' in basso. Cosa sta accadendo alla Giustizia italiana?
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Mai cosi' in basso. Cosa sta accadendo alla Giustizia italiana?

l'Opinione
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Mai così in basso. Cosa sta accadendo alla Giustizia italiana?
Mai così in basso. Cosa sta accadendo alla Giustizia italiana?

 

L'uomo va sempre più pretendendo di sostituirsi a Dio. Lo vediamo dalle malattie diffuse e poi miracolosamente soppresse da cure più o meno credibili. Lo vediamo dagli stravolgimenti sociali e culturali e anche biologici in atto.

Lo vediamo nella gestione della Giustizia al pari di quella della Salute, tema alquanto delicato. E proprio sul tema della Giustizia e di come viene maltrattato e umiliato mi soffermo in questo articolo. L'abbiamo subodorato già l'anno scorso che il suddetto tema fosse in una fase calante di trattazione. Questo in virtù del grillino Bonafede che ha di fatto smascherato i vessilli di onestà e giustizia di cui ancora in una sorta di narcotizzazione popolare si vanno lodando e fregiando i Pentastellati o ciò che di loro ne resta. In piena pandemia Bonafede decide di concedere i domiciliari ai mafiosi del 41bis e ciò sembra una scelta davvero insensata. Sicuramente contestabile ma alquanto in linea col progetto di ribaltamento dei vecchi principi e precetti a cui eravamo stati educati e formati. L'abbiamo riscontrato ultimamente con la sentenza a conclusione della vicenda Ilva che ha assegnato 20 anni a Riva e 3 anni a Vendola. Inconcepibile e ancor più assurdo, tanto quanto la scelta di liberare il grande pentito Brusca e con il regalo del mantenimento di 1500 euro al mese.

Cosa sta accadendo? Cosa c'è dietro questi infami verdetti?

Sicuramente la constatazione che la Mafia di un tempo, stragista e onnipotente, non esiste più e questo apre a svariate interpretazioni. La Mafia non fa più paura e non deve fare più paura perché il suo tempo è finito. Adesso siamo in una realtà diversa e spedire a casa uno stagista come Brusca lo vuole sottolineare. La Mafia è stata messa a ko da un potere molto più ampio e complesso e di levatura mondiale che decide e delibera su tutto e tutti e che ha dalla sua parte anche la Chiesa di Bergoglio. La Mafia non deve avere più potere, è stato sancito, e al pentimento di Brusca è corrisposto il perdono con la scarcerazione. Il perdono lui l'ha chiesto e gli è stato concesso. Altro dovrebbe essere la Giustizia e la sua applicazione. Brusca è ormai un uomo di una realtà finita e come disse a suo tempo Travaglio a proposito della morte di Andreotti, certi uomini parlano più da morti che da vivi. Ed è vero. Brusca appartenente ormai non a Cosa Nostra ma a Cosa Morta zittita ulteriormente e con premio di buonuscita. Uno schiaffo morale a chi arranca quotidianamente per portare il pane a casa e non ha mai ammazzato nessuno.

Ippolita Sicoli
Author: Ippolita Sicoli
Responsabile del Supplemento di Cultura "La finestra sullo Spirito" del quotidiano online "ilCentroTirreno.it"
Docente della Federiciana Università Popolare, Specializzata in Discipline Esoteriche, Antropologia, Eziologia e Mitologia, ha partecipato in qualità di relatrice a convegni e conferenze. Ha pubblicato le seguenti opere: “Il canto di Yvion - Viaggio oltre il silenzio” prima edizione Wip Edizioni 2003, seconda edizione Ma.Per. Editrice 2014. Il romanzo “Storia di Ilaria e della sua stella” Edizioni Akroamatikos 2008. La raccolta di racconti per ragazzi “Storie di pecore e maghi” Ed. Albatros 2010. Il romanzo “Il solco nella pietra” Editore Mannarino 2012. Il saggio antropologico “Nel ventre della luce” Carratelli Editore 2014.

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