Il fattore presentimento nel cerchio dell'amore nella narrativa romantica
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Il fattore presentimento nel cerchio dell'amore nella narrativa romantica

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Gerolamo Induno - Figura femminile in un interno, 1862 at Pinacoteca di Brera Milan Italy
Gerolamo Induno - Figura femminile in un interno, 1862 at Pinacoteca di Brera Milan Italy

 

"Finché morte non vi separi". Questa espressione concludeva il rito di matrimonio cattolico fino a qualche anno fa. È una frase debellata perché considerata non solo macabra, ma anche dissonante rispetto al principio di eternità dell'amore ispirato da Dio.

Eros Thanatos, il binomio Amore Morte sembra che voglia congiungere due monomi differenti e tra loro opposti. In realtà, a ben guardare, in ogni forma di amore c'è la componente della morte. Si muore per assurgere dall'uno al due e comunque, a prescindere dalla durata del tempo, questo passaggio è irreversibile. È quanto la Fisica di Einstein ha espresso in una vera e propria legge. L'amore trasforma e ci lega a sé senza alcun vincolo di repressione. Il legame amoroso non è una catena, ma un filo prezioso che conduce entrambi a innalzare le proprie possibilità e ad andare verso la luce. L'imposizione arbitraria esercitata dall'uomo, il più delle volte un terzo elemento esterno alla coppia, ha trasformato il legame amoroso in dipendenza. È quanto ritroviamo nelle antiche romanze popolari riacquisite dal Medioevo e riprese poi dal Romanticismo. Esse raccontano di sortilegi e magie realizzate al fine di unire in coppia o al contrario, di sciogliere il legame che si riteneva fosse scomodo.

La forza nell'amore è altro dalla forza dell'amore. Il primo può rimandare a un imput che sopraggiunge dall'esterno, a una sorta di intromissione arbitraria e violenta che può degenerare nella morte. L'amore non lascia indietro alcuno dei due all'interno della coppia. È crescere insieme nonostante la distanza e a prescindere da questa. Per tale motivo si dice che l'amore non guarda allo spazio e al tempo. È avvicinamento, anzi compresenza dei due nello stesso cuore, uno nuovo, che si forma all'interno della coppia. Questo terzo cuore è il figlio, è il filo che tiene unita la coppia anche laddove non esistesse prole.

La lontananza non è in opposizione all'amore ma all'interno del cerchio amoroso. Ritornando al mito di Persefone e Ade, in loro respira l'armonia forzata all'inizio dal gesto di rapimento di Ade, che diviene equilibrio tra il dare e il ricevere all'interno della coppia. In questa forma di armonia i due opposti si annullano in quanto opposti e rimangono ciascuno con la propria identità che non confligge con quella dell'altro.

Il ritorno è nella legge dell'amore, ci ricorda Persefone emergendo per sei mesi all'anno dall'oltretomba. Ognuno anche all'interno della coppia ha la propria strada ma l'importante è il non perdersi. Andare non è lasciare e restare non è detto che sia non guardare da un'altra parte.

Nel passato e anche nell'Ottocento questo concetto ritrova il suo valore attraverso il mito di Arianna e di Teseo e l'immagine di Penelope al telaio. Il pensiero prima del telefono era una forma di legame che accresceva la dimensione del cuore oggi molto ridimensionata dalla società corrente.

Il presentimento era la campanella suonata dal cuore in presenza all'interno della coppia di un legame forte e sincero. Il presentimento era della fidanzata o della moglie che coglieva quanto ancora non le era stato dichiarato per lettera, ossia la morte del suo amato. Il presentimento era una forma di intuizione acuta spesso avvertita tramite un sogno o uno strappo al cuore che faceva intendere la disgrazia. Nella narrativa ottocentesca questa era accompagnata o preceduta da un segnale forte della Natura, come un temporale o una tempesta.

Le trame romantiche si sbizzarrivano su questo punto ma da parte degli autori non c'era come purtroppo avviene oggi, alcuna intenzione di esagerare allo scopo di stupire, quanto invece la volontà di rispettare il tessuto del proprio racconto e i contenuti da trasmettere. L'esigenza del guadagno si affaccia sul finire dell'Ottocento e trova risposta nella strategia editoriale del romanzo da appendice a puntate che si prefigge lo scopo di soddisfare il pubblico prevalentemente femminile e di garantire un'entrata a cadenza fissa all'editore e in minor misura all'autore.

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Ippolita Sicoli
Author: Ippolita SicoliWebsite: http://lafinestrasullospirito.it
Responsabile del Supplemento di Cultura "La finestra sullo Spirito" del quotidiano online "ilCentroTirreno.it"
Docente della Federiciana Università Popolare, Specializzata in Discipline Esoteriche, Antropologia, Eziologia e Mitologia, ha partecipato in qualità di relatrice a convegni e conferenze. Ha pubblicato le seguenti opere: “Il canto di Yvion - Viaggio oltre il silenzio” prima edizione Wip Edizioni 2003, seconda edizione Ma.Per. Editrice 2014. Il romanzo “Storia di Ilaria e della sua stella” Edizioni Akroamatikos 2008. La raccolta di racconti per ragazzi “Storie di pecore e maghi” Ed. Albatros 2010. Il romanzo “Il solco nella pietra” Editore Mannarino 2012. Il saggio antropologico “Nel ventre della luce” Carratelli Editore 2014.

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