Non si è mai soli a guardare qualcosa verso l'alto. Nella notte i più sensibili si ritrovano a guardare e a vedere. Vedendo si vedono e si ritrovano. Guardare il cielo stellato ci avvicina alle persone che amiamo trapassate o che sono a noi lontane in questa vita. Guardare il cielo è già di per sé un "sentimento" romantico che riconduce all'alveo della vita.
Le stelle, le costellazioni, i percorsi e le rotazioni che compiono gli astri non sono forse già un esempio di narrazione incastonato nel buio del vuoto? Non è forse la luce, il la della vita fiorita dalla notte, dando origine al tempo?
La Mitologia ha consacrato al regno della luce eroi simbolici sgusciati dalla caverna degli archetipi. Le costellazioni che portano il nome di grandi dei del passato guardandoci dall'alto ci ricordano la transitorietà dell'esistenza che va pertanto vissuta degnamente e con un senso. Il senso della vita si confronta con le piccole e grandi azioni eseguite con convinzione. Il sentimento romantico di contemplazione dell'Universo attraversa l'animo umano di tutto il secolo Ottocento. Il cielo è tetto e finestra di tutti. È la grande vetrata gotica che contiene i misteri insondati dell'Universo che ognuno a suo modo legge traslando se stesso nell'infinito.
Il vetro nell'Art Nouveau ha questo significato. Portarci a vivere a contatto ordinario col senso del magico come questo fosse l'unica ancora di salvezza in un mondo che andava sempre più verso un processo di snaturamento. Il nichilismo nicciano è di monito a questa nuova realtà che sta per travolgere l'uomo.
Ognuno ha i suoi ideali nel piccolo e nel grande che fanno sentire la vita degna di essere vissuta. Dalla Rivoluzione Francese in poi la microstoria del quarto stato assumerà una valenza protagonistica. La microstoria prima ignorata diventerà il motore della nuova economia.
Nel Positivismo e nel Verismo la narrazione romanzesca si concentrerà sulla vita dei "miserabili" che muovono il progresso e che lottando in difesa dei propri diritti, pretendono di essere ascoltati in quanto persone e non pedine al servizio dei potenti. La massa operaia diventerà sempre più compatta e organizzata al punto da attuare in Russia la grande rivoluzione che culminerà con il tramonto dello zarismo e l'affermazione della dittatura comunista. Nonostante ciò, la Russia manterrà alto il legame spirituale con il proprio territorio che malgrado tutti gli stravolgimenti epocali, porta impressa con fierezza l'anima russa. L'organizzazione delle masse sarà un'onda che attraverserà in lungo e in largo l'Europa portando alla ribalta il Socialismo che assumerà di nazione in nazione delle sue peculiari caratteristiche.
Alla base c'è il sentimento di sentirsi parte di una tragedia collettiva ed è questa l'eredità che L'Ottocento lascerà ai posteri divisi tra Conservatori e Progressisti. Tra idealisti nostalgici e mercenari del nuovo mondo. Resta la poesia dei grandi temi che pongono al centro l'uomo e la vita ordinaria profumata dai sentimenti intensi che abbattono il senso del tempo e ci abbracciano in un fraterno e amoroso afflato.
Guardare e sognare perdendosi nella maestosità del firmamento è Romanticismo. Romanticismo è anche imprimere nel silenzio del foglio bianco parole che mettono a nudo l'anima e che sanno che troveranno ascolto e infonderanno emozioni in chi leggerà la lettera. Perché anche questa è costruzione di un altro universo. Le parole scritte sono spade di luce che entrano nel sangue dell'anima di chi è in sintonia con quelle emozioni, e incidono un profondo segno.