Il Parsifal, lo spirito di Wagner e i contenuti romantici della rivelazione
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Il Parsifal, lo spirito di Wagner e i contenuti romantici della rivelazione

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Parsifal a cavallo
Parsifal a cavallo

 

Con il Parsifal Wagner conclude la sua esperienza musicale drammatica. Esso riflette l'impegno di Wagner, una vera e propria missione trainata dalla voce degli strumenti. Wagner è il primo vero compositore di opere liriche a dare significato alla musica anche come atmosfera in cui calare i testi e le scene.

La musica orchestrale ha per lui la funzione di immergere nelle vicende narrate che colpiscono in profondità, smuovendo le corde della nostalgia. La visione dell'orchestra distoglie il pubblico e ciò muove in Wagner l'esigenza di rendere la musica indipendente dai suoi esecutori. A tal fine nel teatro di Bayreuth che riflette il suo progetto l'orchestra è collocata in uno spazio definito limbo, che la rende invisibile agli occhi del pubblico.

La musica va ascoltata ma non vista se non con gli occhi dell'anima e in ciò Wagner riprende i contenuti romantici della rivelazione tramite il paradosso dell'ascondimento velato. E sempre a riguardo della rivelazione insiste il tema del Parsifal, padre di Lohengrin a cui il compositore dedica un'opera brillante. Proprio sulla figura di Lohengrin si concentra la mitologia non celtica ma germanica che con lui dà vita alla sua stirpe iniziatica. Mentre la mitologia celtica e bretone si soffermano sulla figura di Parsifal in rapporto al ciclo epico dei cavalieri della Tavola Rotonda che ha come protagonista re Artù figlio di Uther Pendragon, Il mondo germanico si svincola dal mito del ciclo arturiano dando vita a una tradizione in parte meno antica che cala nell'Alto Medioevo, nel tempo in cui in Francia si diffonde la leggenda della Maddalena e della stirpe dei Merovingi.

Col Parsifal la Germania acquisisce tratti propri e distintivi che saranno determinanti all'esplosione del Nazionalsocialismo e della Seconda Guerra Mondiale.

Mentre la tradizione celtica trae ispirazione e si sofferma sulla visione cosmica che si cela dietro il mito arturiano collegandolo alle costellazioni dello Zodiaco e ponendolo su una linea di continuità con il mistero di Stonehenge, la Germania è interessata col Parsifal a calare nella storia i personaggi del ciclo cavalleresco, attribuendo al suo popolo un ruolo divino e di potenza.

È questa l'operazione che compie Wagner, musicista e incarnazione dello spirito della Germania del suo tempo, investendosi del ruolo di vate. In tale prospettiva si comprende anche la ragione di far introdurre l'opera del Parsifal dal preludio, creando l'illusione del sorgere dell'alba che si espande sul popolo germanico.

Il Parsifal di Wagner emerge da subito con una dignità propria che sposa il paganesimo nordico con il successivo culto cristiano rappresentato dalla conquista del calice del Graal in relazione alla purezza. Il nome Parsifal, dal duplice significato, il primo celtico Valle Chiara, il secondo di matrice indo persiana Fiore Puro, lega la figura dell'eroe all'ideale tipicamente cavalleresco della purezza. Per i pagani e gli iniziati che si riconducono al paganesimo la purezza non è da intendersi secondo l'accezione giudaico cristiana "senza peccato". "Puro" significa "umile", ancorato alle radici della Natura primordiale ed è questo uno degli ideali che designa gli aspetti peculiari del Romanticismo e ne spiega il legame col Medioevo leggendario.

Il tema della purezza e della semplicità è alla base di ogni percorso iniziatico. Caratterizza anche il protagonista de "Il flauto magico" di Mozart che libera dalle catene dell'ignoranza la sua amata. L'ignoranza secondo quanto trasmesso dal pensiero socratico è dovuta alla separazione dell'individuo dal suo Sé che viene superata tramite le prove a cui l'eroe iniziato si sottopone lungo il suo viaggio esistenziale. Seppur di  diversa natura, anche Parsifal prima di incontrare il suo amore matura attraverso numerose prove che a differenza del personaggio di Mozart gli conferiscono l'impronta dell'eroe combattente. Del cavaliere appunto. Tamino assegna all'opera di Mozart un valore magico alchemico, Parsifal invece epico sacrale. In Mozart Tamino trasmette alla sua amata Pamina i contenuti elevati della conoscenza ermetica attraverso l'amore. Parsifal invece, raggiunge l'amore nella maturità del suo percorso iniziatico esistenziale.

 

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Ippolita Sicoli
Author: Ippolita SicoliWebsite: http://lafinestrasullospirito.it
Responsabile del Supplemento di Cultura "La finestra sullo Spirito" del quotidiano online "ilCentroTirreno.it"
Docente della Federiciana Università Popolare, Specializzata in Discipline Esoteriche, Antropologia, Eziologia e Mitologia, ha partecipato in qualità di relatrice a convegni e conferenze. Ha pubblicato le seguenti opere: “Il canto di Yvion - Viaggio oltre il silenzio” prima edizione Wip Edizioni 2003, seconda edizione Ma.Per. Editrice 2014. Il romanzo “Storia di Ilaria e della sua stella” Edizioni Akroamatikos 2008. La raccolta di racconti per ragazzi “Storie di pecore e maghi” Ed. Albatros 2010. Il romanzo “Il solco nella pietra” Editore Mannarino 2012. Il saggio antropologico “Nel ventre della luce” Carratelli Editore 2014.

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