Il Barocco e il fiore del filosofo mago
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Il Barocco e il fiore del filosofo mago

Amore e Psiche
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Il Barocco e il fiore del filosofo mago
Il Barocco e il fiore del filosofo mago

 

La scrittura cura solo se ha in sé germi buoni pronti a germogliare anche negli altri. Ogni forma d'arte ha senso se inquadrata in tale prospettiva. Allora parla al di là delle esigenze di chi l'ha partorita.

L'attenzione verso la scrittura evolve con la comparsa della stampa che nel Seicento porta il pensiero a osservare le capacità intrinseche alla magia e a rivelarle. La potenza della Magia è un fuoco che brucia e dissolve le costruzioni effimere che si affermano non come sovrastrutture, ma come contenuto, catapultando l'uomo in uno stato di vuoto che lo va separando dall'Essere. Il Barocco più che come periodo artistico culturale, si afferma come vera e propria rinuncia di quanto c'è di sostanza legato alla magnificenza del Dio Creatore. Lo stupore del mondo illusionistico trova come canale espressivo la ridondanza del Barocco che paradossalmente verrà adoperato, ma secondo altri requisiti, da chi vorrà seguire il percorso della conoscenza magica. La scrittura porta a nuove esigenze di pubblico e chi opera nel campo della ricerca della verità si pone la necessità di rintracciare un pubblico a lui spiritualmente connesso, per aprire interessanti forme di confronto evolutive. L'alchimia che rifiorisce nel Seicento è il fine ultimo che si prefigge la Magia che va a sposare la forza del pensiero. Il pentagono è il fuoco che a seconda brucia e distrugge, oppure santifica. La riscoperta del fuoco come elemento a cui rapportarsi per realizzare la trasmutazione dell'uomo attraverso i metalli, è lo specchio della sostanza contenuta nell'uomo. La pietra filosofale è il punto fermo a cui ricondursi in un mondo dalle trasformazioni che schiacciano il senso di giustizia.

C'è il Rinascimento di mezzo ma per la riscoperta della Magia e la sua riqualificazione positiva il Seicento riprende quanto già avviato attraverso il Medioevo. La pietra distrugge la vanità o la ostenta, a seconda, e il tufo diviene la materia prima facile da lavorare ed elevare dalla sua primitivita' ossia dallo stato di verginale purezza. I calchi, gli stucchi sorprendono. Alla sovrapposizione stupefacente dell'abbondanza corrisponde per via contraria lo snellimento e la riconduzione all'umiltà che a differenza del Medioevo non è del mistico, ma della nuova figura del mago che riflette sulla transitorietà e cerca nuovi linguaggi per la sua fede complessa. È del filosofo mago rintracciare e portarli a un unione risolutiva i punti comuni tra il Cattolicesimo e altre forme di spiritualità, ricercando percorsi affini e ricomponendoli in una visione di giustizia. In tale prospettiva il fiore ricrea e si ricrea attraverso la sensibilità più vera del Barocco. I petali sono le diverse vie dell'Uno che porta avanti sé stesso, mentre l'opulenza si avvia verso la propria totale distruzione.

Al contrario di quanto la Chiesa intende attuare attraverso i Gesuiti che coooperano per l'imposizione nel Nuovo Mondo della fede clericale, la Magia intende operare avvicinando le diverse vie di fede allo scopo di ricondurle allo stesso calice. Un'operazione che suona come una scommessa esistenziale che riverbera' di sentenze dure e si compierà nella morte fisica di chi audacemente cercherà di portare avanti quanto osteggiato dalla Chiesa.

Ippolita Sicoli
Author: Ippolita Sicoli
Responsabile del Supplemento di Cultura "La finestra sullo Spirito" del quotidiano online "ilCentroTirreno.it"
Docente della Federiciana Università Popolare, Specializzata in Discipline Esoteriche, Antropologia, Eziologia e Mitologia, ha partecipato in qualità di relatrice a convegni e conferenze. Ha pubblicato le seguenti opere: “Il canto di Yvion - Viaggio oltre il silenzio” prima edizione Wip Edizioni 2003, seconda edizione Ma.Per. Editrice 2014. Il romanzo “Storia di Ilaria e della sua stella” Edizioni Akroamatikos 2008. La raccolta di racconti per ragazzi “Storie di pecore e maghi” Ed. Albatros 2010. Il romanzo “Il solco nella pietra” Editore Mannarino 2012. Il saggio antropologico “Nel ventre della luce” Carratelli Editore 2014.

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