La giornata di San Valentino dovrebbe essere l'occasione per tutti di riflettere sul significato di Amore e su quello che ognuno a riguardo è disposto a dare e a ricevere. Andando ben al di là dell'isola felice e delle cene da favola che molte coppie di accingono a ricrearsi.
Va bene anche la voglia di destinarsi un proprio spazio serale di pace e raffinatezza con l'atmosfera giusta, uno spaccato dolce nella frenesia di sempre. Ma questo non deve condurre all'aspirazione e qui risolversi, di deconcentrarsi da quanto accade nella coppia e da come si vive l'amore nella corrente di ogni giorno.
Cosa si è disposti a ricevere e cosa si dà dovrebbero essere le unità di riflessione odierna prima dell'incontro serale. In un mondo sempre più osceno e deviante in cui la violenza è il rapace in agguato, forse ognuno di noi ritrovandosi all'interno del proprio giardino segreto di gioia e amore potrebbe riscoprire il senso nascosto della vita e il perché della propria scelta. Vita e scelta in amore sono estremamente collegate. L'amore dovrebbe essere sempre e in ogni esistenza la scelta di ogni giorno e così facendo riuscirebbe forse ad azzerare la furia del tempo.
La paura è figlia del tempo e la paura genera il tempo. Al di là dei soliti discorsi che attendono dietro la porta su quanto è di contraltare all'amore, la violenza, ricreiamoci quest'oggi la circostanza per riflettere su quanto abbiamo chiesto a noi stessi e quanto abbiamo dato, per capire se con l'altro siamo sulla strada giusta. E se, oltre a questo presente, possa esserci un futuro.
Siamo ciò che chiediamo a noi stessi. È qui che si concentra l'essere con i suoi obiettivi e i suoi sforzi. San Valentino è la festa legata all'eroicità dell'amore, aspetto un tempo considerato intensamente. È la festa di chi si appartiene nonostante le avversità della vita. Delle parole taciute e che aspettano di fiorire nei gesti. È l'occasione per riflettere sui contenuti seri e non sui "vorrei" superficiali e aleatori, ispirati da desideri fatui. È la festa del rispetto dello spazio privato dell'altro e che pone la donna sullo stesso piano dell'uomo che desidera sentirsi amato e non solo uno strumento di appagamento di varie esigenze che la donna avverte, tra queste il bisogno di maternità.
È la festa della Sacra Diade che si ritrova compensandosi e non deplorando le mancanze dell'uno o dell'altra, perché la compensazione è incastro perfetto, e se ci fosse la perfezione, ci sarebbe solo scontro.
In questo giorno eletto a festa dell'amore di taglio consumistico, facciamo che l'amore accada a iniziare da noi stessi e dalle ricuciture interne con chi siamo, ciascuno a modo suo eroe in questa vita che a volte ci toglie il respiro come anche la gioia, sa spingerci nell'allegrezza come anche devastarci.