La preghiera ha tanti poteri. Tra tutti quelli che le competono, consideriamo esclusivamente il potere della guarigione. In tanti si accorgono dell'importanza di pregare o ancor più, di avere una fede, durante le avversità e utilizzano la preghiera come mezzo con cui avanzare richieste. Quella della salute innanzitutto.
La preghiera oggi è confinata a sparuti momenti durante la giornata e sempre più acquisisce carattere mnemonico. Ripetiamo a pappagallo parole e formule mentre con la testa siamo da un'altra parte. Altro elemento da non sottovalutare è quello che fa essere la preghiera occasione di aggregazione e incontro per chi soffre di solitudine.
Si prega spesso partecipando a riunioni o a gruppi di preghiera convinti che la coralità potenzi le richieste, eppure nulla di fatto accade.
Un tempo i miracoli erano l'ordinarietà. La scienza odierna che tende sempre più a una visione frammentata dell'individuo, nega la potenza taumaturgica della preghiera che si esprime anche mediante l'autoguarigione. Sono stati spesso declassati a voce di popolo ignorante gli esempi che invece attestano importanti guarigioni accadute nelle culture più disparate per mezzo della preghiera.
Casi di guarigioni assurdi eppure successi realmente sono stati fatti passare come l'effetto di un'autosuggestione o un'allucinazione di massa.
Cosa è cambiato con la modernità sopraggiunta? È successo che l'uomo ha disimparato a chiedere perché ha perso il contatto con il soprannaturale. Il grande servizio tra i tanti resi che mostra la potenza della preghiera è proprio quello di mantenere vivo il ricordo sul quale poggia la cultura di appartenenza.
Abbiamo nel tempo dimenticato di appartenere a Dio e abbiamo sostituito le forme di spiritualità con una fiducia smoderata e sproporzionata nella ragione e nella scienza. Siamo convinti che un vaccino non sperimentato a dovere faccia miracoli, e abbiamo dimenticato il valore taumaturgico delle parole. Quali le conseguenze? Innanzitutto il disorientamento psichico. La preghiera ci riporta al centro di noi stessi. È il canale preferenziale della relazione uomo Cosmo. La preghiera fa sì che le cose accadano e governa lo spazio-tempo.
La preghiera è un richiamo a noi stessi e al nostro senso di responsabilità verso noi stessi e il mondo. In un mondo che santifica la scienza, il Cosmo e la Natura diventano niente e lo vediamo dalla scarsa considerazione che rivolgiamo all'ambiente. Se vogliamo che una supplica si realizzi, dobbiamo tornare ad essere sovrani di noi stessi e ad armonizzare le nostre singole parti. Ricomporci per ritrovare Dio dentro e fuori di noi.