Più ci vacciniamo e più Rossi diventiamo. È un circolo vizioso. Forse forse chi ha rallentato la distribuzione, male non ci vuole. Si sarà messo la mano sulla coscienza? Credo piuttosto che questo fatto rientri nella strategia consumistica secondo cui, esasperando il mercato, aumenta la richiesta e quindi la vendita.
Intanto, sta alla nostra coscienza saper controbattere. In che modo? Incominciando col dire no al vaccino. È ancora facoltativo, per nostra fortuna. Se incominciamo a contrapporci, forse forse ne usciamo. Porremmo fine a questo processo disastroso di dipendenza psicologica a un meccanismo che ci uccide fisicamente e ci squassa dentro.
L'Eugenetica messa a punto dal cugino di Darwin, come da me più volte enunciato negli articoli sulla ricostruzione del periodo storico di passaggio dall'Ottocento al Novecento, ha aperto la porta della morte dell'individuo come essere creato da un Creatore super partes. L'Eugenetica sta uccidendo tutti. Ancora lo sta facendo al giorno d'oggi. Chi sopravviverà sarà un essere "alieno", ossia un morto rispetto al concetto tradizionale di uomo inteso come persona. Questo è inaccettabile. Si compie un doppio omicidio verso se stessi e verso gli altri, verso il mondo intero, inchinandosi a questa prospettiva.
Sta a noi scegliere. Non è questione solo di essere o non essere cavie. È molto di più. È alienare Dio dalle nostre vite. È non riconoscersi più parte integrante della famiglia divina. Dio creando si è increato in noi. E questo è il principio che porta al rispetto sottoforma di Fede, verso la Santissima Trinità. Dio si ingenera attraverso dentro ogni forma di vita e questo lo rende imperituro. È il Principio che va onorato nella vita e con la vita non come un'idea astratta trasposta nel quotidiano, cosa che Platone ci farebbe supporre. Egli è applicazione quotidiana attraverso il nostro vivere che è connesso a lui e lo rende parte integrante di noi, Pensiero della nostra Psiche e per "psiche" intendo l'accezione più classica del termine. L'Eugenetica dell'uomo moderno è anche peggiore di quella nazista animata per quanto nera, da un suo patrimonio di idealità che contraddistingueva le civiltà nordiche. Essa ha posto fine al pensiero secondo cui tutto parte dall'interno e cambia l'esterno. Per l'Eugenetica vero è il contrario. Dall'esterno l'uomo manomette l'interno.
Oggi vi è la negazione di ogni forma di idealità in quanto lega l'uomo al suo demiurgo che riconosciamo come Dio. Scardinando questo legame, cambierà anche il nostro atteggiamento verso tutte le forme viventi. Il Covid è anche il pretesto per l'uomo di intervenire sulla Natura al fine di manometterla. Hanno ripreso col dire che il gatto ha il Covid. Significherà che si andrà ad agire anche sul tessuto genetico e biologico prima del gatto e poi di tutte le altre forme viventi. Non dobbiamo assolutamente permetterlo. Dobbiamo recuperare al nostro interno quel senso di responsabilità che ci è stato estorto anche dal precedente governo Conte che ci ha di fatto consegnati in massa nelle mani del Comitato Tecnico Scientifico appecorito alle logiche delle grandi lobby farmaceutiche.
Siamo obbligati a recuperare la nostra coscienza, il che vuol dire sommamente ritrovare Dio in noi. Affinché con l'uomo tutto il Creato non si spenga. Siamo noi con la nostra intelligenza la luce del Creato. Siamo noi a darle forma con la nostra coscienza ed è questa una responsabilità di cui mai dovremmo sgravarci e che mai dovremmo adombrare dentro di noi. Sta a noi fare luce a noi stessi. Siamo stati chiamati a questo.