Pulsano di sangue e aria. Sono seta che si adagia con una carezza sulla pelle di chi amiamo. Sono palpebre stanche nelle case all'imbrunire. Sono racconto di legno o acciaio nelle mani operose degli uomini dal cuore d'oro. Sono immacolate come il mantello di Maria che culla il Salvatore. Materne sillabe delle donne in dolce attesa.
Le mani parlano
Sono radici anche le mani,
affondano nel tessuto morbido
dell'aria.
Sono il salvagente posato sul ventre
della donna in attesa,
un telo bianco d'inverno
sullo stenditoio,
mentre fuori il cielo piange e trema.
Le tue mani guardo e sorrido.
Voli di gabbiani le dita disegnano.
Intreccio di cuori e di raggi del sole.
Sono un vascello caldo tra le nubi.
Sazia terra che protegge un nido
di passeri caduto dall'alto.
Sono poderosi rami d'albero
le tue dita.
Serbano fiori
nel groviglio dei giorni.
Sono tue,
sono mie,
sono sogni e pensieri.
Realtà solida di una vita insieme.
Di ricordi da tessere e da costruire.
Ippolita Sicoli