Il dolore è muto e diviene aulico stridore tra i versi. La solitudine è del poeta e di chi possiede un'anima che sfugge alla superficialità del mondo. Ognuno ha la propria nicchia in cui si ritira col proprio dolore. Eppure è del poeta, esule tra le folle, rivolgersi al Cielo e mostrare ferite nascoste o troppo profonde. Crudamente care.
Se solo tu ci fossi
Se solo tu esistessi davvero.
Se solo tu potessi ascoltarmi
e leggermi nel silenzio tra le righe.
Se solo tu ci fossi sparpagliato
nel cielo che ci separa e ci congiunge
sotto il tetto di una preghiera.
Sentiresti il mio calore sofferto
tra i vuoti glaciali tra le costellazioni
raggelate dal buio.
È un mago la notte
e il suo manto,
una trapunta di schegge preziose.
Occhi che vedono e comprendono.
Ma i tuoi sono
quei punti neri riflessi dall'anima mia
che si confondono e flettono
lo sguardo del mondo.
Ippolita Sicoli