La logica delle Sinistre dietro la campagna a favore dell'aborto
Il sito "il Centro Tirreno.it" utilizza cookie tecnici o assimiliati e cookie di profilazione di terze parti in forma aggregata a scopi pubblicitari e per rendere più agevole la navigazione, garantire la fruizione dei servizi, se vuoi saperne di più leggi l'informativa estesa, se decidi di continuare la navigazione consideriamo che accetti il loro uso.

La logica delle Sinistre dietro la campagna a favore dell'aborto

l'Opinione
Typography
  • Smaller Small Medium Big Bigger
  • Default Helvetica Segoe Georgia Times

 

La logica delle Sinistre dietro la campagna a favore dell'aborto
La logica delle Sinistre dietro la campagna a favore dell'aborto

 

La campagna denigratoria verso il diritto alla vita condotta dalle Sinistre, sta incontrando l'apice della sua scelleratezza nella legge sull'aborto, per tramite dell'intervento di precisazioni ulteriori e del tutto superflue.

È una campagna che va avanti da anni e che mira a spodestare la supervisione di Dio dall'esistenza dell'uomo e dal suo cammino nella società. Dio è divenuto scomodo, un ingombro di cui disfarsi perché alimenta il confronto con la coscienza personale che rischia di mandare all'aria i tentativi eversivi di una certa ideologia. 

Le politiche green sono una pagliacciata. Vorrebbero correggere, invece completano l'azione devastante di una politica che vuole sostituire Dio con l'uomo inquadrato in determinate prospettive estranee ai processi naturali voluti dal Principio Primo insito nella Natura e che la ordina dal suo interno. Rispettare la Natura significa in toto difendere la vita per come è creata e definita dal Principio o Essere Primo. Ed è quanto le Sinistre non vogliono e che cercano di surclassare puntando anche sui progetti a favore di una facilitazione del cambio di genere. Chi si pone di traverso a questo processo di cancellazione dell'autorità della Natura, è additato come Fascista.

Io trovo alquanto giusto che ad accompagnare le donne in questa scelta difficile intervengano professionisti idonei. Non è un voler plagiare la donna, ma un volerla mettere di fronte al dolore del poi scarsamente considerato dalla necessità del momento di disfarsi di una creatura capitata per sbaglio. L'aborto è un'esperienza disastrosa che marchia a vita. Un tatuaggio doloroso che nel tempo aumenta la sua terribile visibilità. 

Conosco donne che hanno abortito a cuore leggero e che hanno pagato a caro prezzo quella scelta non soppesata a fondo.

Esiste già una legge sull'aborto. Il bimbo nel grembo è un figlio dell'umanità, non solo di colei che lo metterà al mondo. Questo vorrei dire all'aitante deputata a 5stelle che si smanicava convinta che un feto sia proprietà indiscussa della donna e che a costei spetti deliberare sul suo futuro.

Ippolita Sicoli
Author: Ippolita Sicoli
Responsabile del Supplemento di Cultura "La finestra sullo Spirito" del quotidiano online "ilCentroTirreno.it"
Docente della Federiciana Università Popolare, Specializzata in Discipline Esoteriche, Antropologia, Eziologia e Mitologia, ha partecipato in qualità di relatrice a convegni e conferenze. Ha pubblicato le seguenti opere: “Il canto di Yvion - Viaggio oltre il silenzio” prima edizione Wip Edizioni 2003, seconda edizione Ma.Per. Editrice 2014. Il romanzo “Storia di Ilaria e della sua stella” Edizioni Akroamatikos 2008. La raccolta di racconti per ragazzi “Storie di pecore e maghi” Ed. Albatros 2010. Il romanzo “Il solco nella pietra” Editore Mannarino 2012. Il saggio antropologico “Nel ventre della luce” Carratelli Editore 2014.

Ti potrebbero interessare anche:
home-2-ads-fsp-cca-001