Sembra il titolo di un thriller anni Novanta sul genere del grande David Lynch a proposito del suo celebre Twin Peaks con la scomparsa di Laura Palmer, ma siamo nel 2020 e le scomparse in tema politico fanno più scalpore di quelle cinematografiche.

In effetti, il silenzio assordante a riguardo di Greta Thurnberg lascia basiti coloro che si aspettavano in questo clima di epidemia qualche sua reazione. Alcuni articoli di febbraio la davano per contagiata ma senza evidenti ripercussioni, come del resto tutti i V.I.P. delle passerelle politiche e non solo. Poi, il silenzio totale. Quasi Greta e le sue teorie ambientalistiche fossero andate in letargo o in prematura pensione. Ci sarebbe di che stupirsi? Oggi tutto muta in fretta, e non mi riferisco solo alle notizie spacciate dagli esperti di Covid, che si succedono freneticamente tra conferme e smentite. Vero... oggi siamo presi da altro e dalla psicosi causata dal Covid che ancora per molti regredisce a passo di lumaca.
Ma siamo sicuri che riguardo a Greta tutto si sia spento? O forse il suo silenzio ubbidisce a una strategia ben precisa dettata dall'alto? Possibile che il suo sia un fenomeno passeggero di distrazione? Ne dubito. Era stato tutto fin troppo studiato a tavolino per rivelarsi in questi termini. Così come dubito che lei abbia rinunciato alle sue esibizionistiche uscite spesso ingenue e fuori tema. Il modello Greta prosegue e non si è alleggerito affatto. Molto semplicemente, dai discorsi ai convegni e alle convention con i potenti del mondo è passata all'azione. Come dire, dalle parole ai fatti. I voli bloccati, gli scali aerei chiusi non hanno impedito alla svedesina di rimanere confinata tra le fredde foreste baltiche, e di vivere lontana dagli ordini che da ben altri microfoni venivano e vengono tuttora impartiti. Se un anno fa nel mirino delle politiche green d'alto bordo figuravano i siluramenti contro plastica e altro materiale inquinante, oggi le misure restrittive da Covid capitanate dagli slogan Restiamo a casa e Andrà tutto bene! hanno portato a ripiegare su monopattini e bici elettriche. Se da un lato i governatori di determinate regioni invitano a trascorrere le vacanze estive nei loro territori, dall'altro il Governo in mano ai virologi pro Covid invita alla prudenza e a sostare nei dintorni, lasciando intendere ai più lucidi di non voler affatto rinunciare al progetto di portare avanti le grandi aziende online che con la ripresa della tanto invocata normalità verrebbero ridursi i loro introiti. E così, se bici elettriche e monopattini potrebbero rivelarsi utili per i giri in città, scomodi e insicuri sarebbero per coprire le distanze dal centro alle periferie dove sono aziende produttrici, ipermercati e centri commerciali.

Una scelta illogica il bonus per il monopattino in un momento in cui la gente avrebbe bisogno di ben altro? Io credo che d'illogico non vi sia nulla in chi ci governa. La dimostrazione arriva dagli stati generali da realizzarsi a porte chiuse a villa Pamphili, in un arco di tempo che guarda caso per date rimanda ai riti delle piccole Iniziazioni legate ai culti stregoneschi del fuoco e del Solstizio. Qualcuno potrebbe pensare a coincidenze irrilevanti, ma siamo sicuri? I tempi della P2 sono tramontati, o semplicemente è avvenuto un cambiamento generazionale dettato dai nuovi accadimenti globali. Certe realtà in Italia si eclissano ma non spariscono. Le logge di potere che accolgono affiliati nelle Massonerie deviate non tramontano, semplicemente cambiano forma. Si camaleontizzano nell'attualità che non guarda a partiti, fazioni, frontiere e cerniere. In questa realtà, chiunque ambisca ad agire nel sommerso, svicola dai vincoli. La piattaforma Rousseau, il fiore all'occhiello della Casaleggio Associati che vaneggiava un mondo migliore, libero e super partes, si trova oggi tradito e minato proprio dalle sue leve elette dimostratesi flessibili in un mondo fluido che non tiene a bada neanche le Mafie.
Casaleggio non c'è più, ma il mondo è andato avanti a cinque punte o a 5G, non si sa ancora, forse in entrambi i sensi. Intanto a villa Pamphili si respira già un'aria da perversi rituali che forse nulla avranno a che fare con i temi degli incontri previsti. Il quadro economico dell'Italia è compromesso e se è vero quanto disse Travaglio a proposito di Andreotti, che le persone parlano più da morte, forse non è ancora partita sconfitta.