La statua di Santa Bibiana e i giri invisibili
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La statua di Santa Bibiana e i giri invisibili

La statua di Santa Bibiana e i giri invisibili

l'Opinione
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Viviamo in un'epoca che non riesce a dare valore alla Bellezza dalla quale pero’ pretende di trarre profitti. La notizia del dito staccatosi dalla  mano della scultura di Santa Bibiana, opera del Bernini, ne è l'evidenza.

La statua di Santa Bibiana mutilata
La statua di Santa Bibiana mutilata

 

Il degrado assoluto che ci attornia ridonda attraverso le scelte dei Governi che si sono succeduti negli ultimi trent'anni e forse più. Esso sì riflette nelle strategie adottate in ambito culturale e a proposito delle riforme scolastiche che tolgono respiro alle materie umanistiche e artistiche, orientando le menti verso le frontiere avveniristiche e calpestando il passato con la sua ricchezza. Il caso del dito spezzato della statua ci pone di fronte alla sconsiderata realtà che ci riguarda, in cui ogni cosa acquista un senso in base al valore economico. La statua non era affatto il caso che venisse rimossa dalla sua collocazione per villa Borghese, in quanto già in esposizione,  ma è evidente che dietro l'importanza delle opere d'arte nella loro assoluta e significativa bellezza si celano interessi mai prima di ora  calcolati. Il mondo dell'arte non è più fine a se stesso e il suo patrimonio è oramai stimato in base agli interessi speculativi che gli ruotano attorno. Politica,  fondazioni,  enti per la tutela e musei ormai sempre più privatizzati pilotano e dirigono il prestigioso mondo ormai  detronizzato e genuflesso alle regole di mercato. L’arte oggi scende a patti con l’uomo e con i suoi frivoli vantaggi, diventando un bene facilmente trasportabile e ricollocabile senza più la dovuta attenzione. Ai giri loschi sopra abbozzati si aggiunga quello delle opere di restauro che fruttano annualmente non pochi soldi. La statua di Santa Bibiana era stata gia’ restaurata nel 2000 e adesso quel dito mancante verra’ completamente ricostruito facendo perdere all’opera molto del suo valore originale, non stimabile in soldi ma in autenticita’ artistica.

Il patrimonio artistico della nostra nazione in vetta alla classifica per importanza, sta perdendo quota perche’ costantemente sottoposto a ristrutturazioni che rilasciano la loro impronta deleteria sull'immacolata genialita’ della mano creatrice. Assistiamo da anni a questa parte a un continuo svuotamento del materiale e del genio iniziale a cui fa da contrappunto l’intervento della modernita’ capace solo di speculare e incassare in modo incisivo quanto subdolo. Manomettere e ricreare sono i due aspetti che oggi invadono ogni campo della nostra societa’ che ci vuole muti e accondiscendenti oltreché immotivati, ed essenzialmente ignoranti. L’auspicio di quanti ancora mostrano sensibilita’ e leale attenzione al mondo dell’arte e’ che quest’ultimo grave danneggiamento sia di monito per tutti in uno Stato che, a ben vedere, non riesce a dare valore e senso alla conservazione.

 

Ippolita Sicoli
Author: Ippolita Sicoli
Responsabile del Supplemento di Cultura "La finestra sullo Spirito" del quotidiano online "ilCentroTirreno.it"
Docente della Federiciana Università Popolare, Specializzata in Discipline Esoteriche, Antropologia, Eziologia e Mitologia, ha partecipato in qualità di relatrice a convegni e conferenze. Ha pubblicato le seguenti opere: “Il canto di Yvion - Viaggio oltre il silenzio” prima edizione Wip Edizioni 2003, seconda edizione Ma.Per. Editrice 2014. Il romanzo “Storia di Ilaria e della sua stella” Edizioni Akroamatikos 2008. La raccolta di racconti per ragazzi “Storie di pecore e maghi” Ed. Albatros 2010. Il romanzo “Il solco nella pietra” Editore Mannarino 2012. Il saggio antropologico “Nel ventre della luce” Carratelli Editore 2014.

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