Il Romanticismo. Nella dimensione della vita che scorre e riempie
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Il Romanticismo. Nella dimensione della vita che scorre e riempie

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Nuvole con uccelli' di John Constable
Nuvole con uccelli' di John Constable

 

Siamo nuvole di passaggio nel cielo. La vita è questo. All'improvviso si disfano sotto la spinta di una causa che anche loro ignorano. Siamo niente e siamo tutto. Come le nuvole che lasciano piovere la ricchezza sulla terra che l'accoglie e rigogliendo ringrazia. Si raggomitolano, si espandono addolcendo il cielo, ottenebrandolo a seconda.

Piano piano si diradano sotto i colpi di una mano che segue la scia del vento. Da gomitoli si fanno fogli di garza sottile, poi d'un tratto niente. Respiro d'aria prima ancora che la vista si appropri di quanto accade lassù. È una terra disseminata di laghi e specchi d'acqua. Oceani che si espandono e si restringono, lasciando emergere iceberg dorati, legati tra loro da arcobaleni scintillanti che lentamente svaniscono fino a rendersi invisibili come le braccia degli angeli. Non è così la terra, eppure la proiettiamo tra le coste del cielo. Qui tutto si fa solido e lento a svanire. Ma la morte, la vera morte lassù proiettata dal pensiero terreno, dispare in seno alle albe e ai tramonti, ad opera della mano decisa del sole.

È difficile da credere, ma proprio lassù nella sfuggenza delle forme, il per sempre acquisisce un senso. È la roccaforte delle nostre speranze e promesse tradite o mai giunte a destinazione in questa vita.

Il cuore è il cofanetto della parte più sensibile dell'uomo, tanto delicata quanto potente. Lo spirito, l'anima sono di un tessuto dolce e fragile che nasconde la meravigliosa tenacia dei tronchi d'albero. È un'impresa senza esito tentare di piegare l'animo di un poeta o artista o pensatore romantico contro la sua volontà. Venire al mondo è un giuramento prestato a se stessi a prescindere di dove si vada oltre la morte. La persistenza è l'evidenza del coraggio che rende onore alla coscienza. Il corpo può crollare, ma l'anima resta e il suo per sempre è segnato col sangue.

Per sempre sarà il cielo, per sempre compariranno le nuvole e poi la pioggia e poi gli astri e i tramonti. È la firma della vita inarrestabile, quanto si compie nel cielo e nel cielo svanisce, segnando un indelebile cammino nella vita che continua e prosegue per tuffarsi nell'infinito, attraverso altre trame e altri risvolti.

"Sempre" è l'amore che non crolla e rimarrà vergato dalle vicende del cielo e personali di ogni umano cuore. "Sempre caro..." è l'attacco iniziale del "L'infinito", vergato dal poeta Leopardi che declama, partendo dal suo slancio verso il monte Tabor, il significato dell'amore universale. E l'amore guida e conduce facendosi speranza e trama stessa dell'Universo. I colli, le piane, gli specchi d'acqua sono nuvole plasmate di natura che ci inducono a cercare l'eternità nel cuore, nel piccolo e immenso cuore dove nelle profondità più remote albeggia l'Universo del cielo. È un anelito l'infinito. Un richiamo recondito e ancestrale che spinge l'uomo a guardare oltre se stesso, al fine di rintracciare il perché delle sue ragioni insolute.

Da qui si spiega l'interesse degli artisti romantici per il mondo superiore e volubile del cielo. Un mondo che cambia prestando fede a se stesso come l'amore puro con cui l'uomo cinge la sua donna o come anche l'amore spirituale per una forma di vita propria o riflessa, diversa da quella umana. È fratello il colle, è sorella la luna. Quest'afflato spirituale che penetra fin nella valle delle cose riempie di senso e segna l'incipit di una promessa che si fa impegno quotidiano.

Oggi il sempre non esiste più se non come parola buttata lì al vento dal giro di giostra a cui partecipiamo uno per volta o con gli altri, in questa vita. Le comodità, l'incapacità dell'uomo di governare con responsabilità il vascello della propria esistenza ci hanno resi volubili e pieni di aria senza bellezza. Siamo mostri, ombre di nuvole senza sole che annaspano nella ricerca vaga di una relazione che mai soddisfa e appaga, lasciandoci il vuoto incolmabile di un "per sempre" soffiato appena e reciso dal vento.

 

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Ippolita Sicoli
Author: Ippolita SicoliWebsite: http://lafinestrasullospirito.it
Responsabile del Supplemento di Cultura "La finestra sullo Spirito" del quotidiano online "ilCentroTirreno.it"
Docente della Federiciana Università Popolare, Specializzata in Discipline Esoteriche, Antropologia, Eziologia e Mitologia, ha partecipato in qualità di relatrice a convegni e conferenze. Ha pubblicato le seguenti opere: “Il canto di Yvion - Viaggio oltre il silenzio” prima edizione Wip Edizioni 2003, seconda edizione Ma.Per. Editrice 2014. Il romanzo “Storia di Ilaria e della sua stella” Edizioni Akroamatikos 2008. La raccolta di racconti per ragazzi “Storie di pecore e maghi” Ed. Albatros 2010. Il romanzo “Il solco nella pietra” Editore Mannarino 2012. Il saggio antropologico “Nel ventre della luce” Carratelli Editore 2014.

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