Sensibilita' pittorica e sintesi scultorea nelle opere del maestro Adolfo Troiani
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Sensibilita' pittorica e sintesi scultorea nelle opere del maestro Adolfo Troiani

Il tempo della sospensione è  il tempo dell'anima.

Quando siamo in preghiera o quando siamo in procinto di operare nell'arte sotto ispirazione, dimoriamo nello spazio tempo che ci trasferisce tra le vette dell'eternità, e allora ci sembra di toccare Dio, di avvicinarlo a noi col profluvio di note che disegnano il profilo.

Più la pittura si fa paesaggio, più l'ombra diviene luce. Esistono paesaggi così  prossimi e al tempo stesso tanto lontani dal tangibile, che si fanno veicolo dell'identità della Natura. Il pittore che mi permetto di porgere alla vostra attenzione non avrebbe bisogno di presentazioni. Maestro d'arte cinematografica, Adolfo Troiani sa sapientemente trasfondere emozioni attraverso i plurimi linguaggi estetici propri di chi vive nel profondo l'incontro con l'arte. Le sue opere pittoriche e scultoree raccontano al di la' dei singoli episodi di vita, seguendo il moto ascendente degli spazi oltre il mondo. La sua espressività eleva l'osservatore oltre il tetto del visibile, nel vibratile moto delle onde che tracciano il cielo e i suoi spazi interiori. Ha un'anima vasta Adolfo, che si spinge ad abbracciare ogni forma di vita nel disegno magico di una spiritualità  semplice e tanto evocativa.

Le sue opere portano impresse la musicalità delle onde che agiscono tra le nuvole  e il sole tempestato di giallo come un diamante fervido. Sono opere gravide di amore trasportato dalla vibratile leggerezza del vento che lascia tintinnare le foglie sotto una mano morbida ma intensa, che sa commuovere come le briciole di serenità che ricerchiamo a sedare l'anima. Che usi il pennello o la spatola, i colori ad olio o la tempera, il colore sembra smembrarsi e ricomporsi all'unisono, incastonandosi alla perfezione sulla tela. Il sole è pertanto anima e presenza del paesaggio. Centrato in se stesso, si sparpaglia tutto intorno come succede alle radici tenute in grembo dalla terra. E' quanto emerge dalle opere scultoree di Adolfo Troiani rappresentanti la Maternità. La pienezza del soggetto viene resa dal materiale usato, resina dura o pietra, divenendo un concentrato ermetico di quella forza tutta femminile che genera la vita. La maternità è presenza e sintesi di quello slancio naturale che da adulti riviviamo nell'atto d'amore. La meternità è potenzialità dinamica e concentrazione oltre la quale c'è il cammino nella vita.

La solidità della figura materna sembra doppiarsi nell'altra opera oblunga in cui subentra la dimensione verticale a bilanciare e a sbilanciare l'idea di forza congiugendola al cielo. Se nei quadri di Troiani ammiriamo l'orizzontalità e la profondità degli sfondi, nelle sculture la direzione da segure è dal basso verso l'alto e contribuisce a forgiare l'immagine dell'eternità. La mano plastica dell'artista Troiani esplode con furore nei corpi adagiati nel sonno, in quello stato di sospensione in cui abbracciamo l'eternità.

L'onda si fa fremito contratto nello spasmo amoroso che pietrifica e santifica l'atto in se' nella scultura dei due amanti in cui ognuno è se stesso, l'uno e il suo doppio o meglio esprime due identità distinte che convergono l'una nell'altra. In questa scultura l'uomo e la donna sconfinano l'uno nell'altra, e l'opera divenenta effigie della deità del principio che ha in seno tutte le cose.

Nel pensiero del maestro Troiani l'amore è deposizione del seme, confluenza di due fiumi che svaporano nel mare come il sole tra i tornanti del cielo e la luce che stende i suoi cenci sulle facciate delle case. Una logica superiore è nelle cose e all'artista è il compito di darle voce e spessore con gli strumenti che gli sono propri e che meglio esprimono la poliedricità della sua anima.

La stessa logica è nel cuore del maestro Adolfo, dove ognuno ha il suo posto perché incesellato nel disegno meraviglioso che è  la vita stessa.

Molte opere del maestro Adolfo sembrano richiamare per i cieli e i girasoli il pittore Van Gogh, ma a differenza delle opere di costui, quelle del Troiani non descrivono spirali inquietanti, bensì onde di danza che migrano verso una fresca serenita’. Manca l'impeto tormentato dei grandi astri della pittura come Van Gogh. Adolfo e' un uomo mite e rassicurante che ha fatto della sua famiglia il punto fermo della sua espansione interiore. L'amore è quello universale che si fa sogno e risveglio come i campi sotto la calura che non soffoca ma abbraccia. La Natura è  pace e mitiga. Laddove compare il mare, distrae e porge echi di anime trascorse che sentiamo a noi presenti grazie alla leggiadra mano del vento che smuove ma non scompone. Nulla è selvaggio, ma tutto e’ vero e questa verità  che ci trasporta è  essa stessa amore e fratellanza e compone ogni  forma inserendola nell'anima del tutto.

Vibra di forza commovente l'autunno che riempie e non svuota, pullula di vita il lavoro calmo di chi tesse le reti mentre la notte non compare, perché pace e silenzio sono la dimensione del privato.

I colori sono sapientemente dosati tra loro e annunciano la vitale ebbrezza nel fluire lento del tempo che non nutre il cuore di macerie, e se spoglia, è perche’ una brezza nuova foriera di calma è  in arrivo.

La vita  assurge a punte di  pienezza e semplicità, laddove la corsa alla frenesia ci rinsecchisce. Chiome floride si stagliano alla vista ricordandoci che il Paradiso è  la Natura stessa prodiga di frutti e ricompense. Essa è  raccoglimento, a differenza della dispersione che ci governa nella quotidianità. È  riposo e distensione nel sogno che diviene rifugio dell'intimità.

 

Ippolita Sicoli
Ippolita Sicoli