Viviamo nell'epoca degli ossimori non solo verbali, dei contrasti e delle guerre che, se anche non espresse, logorano e inquinano le anime.
Tutto ha origine dal Caos. Anche questo è Ordine ed è il fondamento della genesi dell'Ordine. Il Kaos è all'origine di ogni forma di vita e trasformazione, ma a ben guardare, il Kaos che ci vede immersi oggigiorno, non ha nulla a che vedere col plasma iniziale, perché in esso nulla c'è di edificante. Nelle tradizioni antiche il presente era situato in una configurazione di rigida ma osmotica visione del tempo e inteso in un rapporto di continuità col passato e col presente.
Oggi questa visione non c'è e quei pochi che si elevano sull'arroganza dettata dalla presunta onniscienza delle masse e parlano di sistemi mulipli e multiversi, sono cellule isolate, incapaci di interagire col resto dell'umanità. Il problema non è da inquadrare sul piano del linguaggio colto come strumento di interazione, bensì sull'aspetto dell'energia che investe e presiede ad ogni forma di linguaggio. Si può parlare la stessa lingua e avere difficoltà a intendersi in quanto manca quel sostrato di interrelazione empatica che un tempo abbracciava più individui per usi, idiomi e costumi differenti tra loro.
Oggi la lingua è disgiunta da ogni sostanza, è aleatoria, utile al fine di una navigazione superficiale tra gli eventi. E' acquisita tramite scambi che di profondo non hanno nulla, e fluttua sui cambiamenti. L'isolamento dello studio delle etimologie, ormai assente negli studi liceali e in via di estinzione in quelli accademici la dice lunga su questo processo a mio avviso inarrestabile. Ogni lingua contiene al suo interno un embrione che prende forma nelle esistenze individuali e capace pertanto di plasmare una collettività. Le parole sono radicate nell'essere e ciò spiega la presenza di unici ceppi etimologici sparsi in aree lontanissime e irraggiungibili tra loro.
Le parole sono vita, il Verbo che esprime il Logos, e non entità asettiche come la realtà virtuale tende a inculcarci. Sono emanazione e fonte di trasmissione di quella energia primordiale, plasmatica, embrionale che ci ha generati. La lingua è il tronco che ci tiene ancorati alla radice e ci eleva dal Kaos verso la Luce. Come ogni forma di vita, anche la lingua parte da dentro e si sviluppa all'esterno. Attinge l'alba dalla notte per divenire Kosmos e Regola all'esterno di noi. Pur tuttavia, mantiene intatta quella brezza iniziale, quel respiro divino che ha fatto pronunciare alla scuola antroposofica steineriana la verità altissima che le parole sono angeli e in quanto tali, armi di fuoco o veicoli di salvezza.