L'amore è il percorso che noi compiamo semplicemente vivendo.

Amore e vita s'incontrano, s'intrecciano, si sovrappongono al punto di confondersi e di lasciarci fiaccati quando una storia s'interrompe. La concezione radicata nell'uomo dell'amore infinito permea conseguenzialmente la credenza che la vita sia infinita, perché entrambi, amore e vita, sono aspetti della stessa entità. Dio è fonte di vita e al tempo stesso sorgente di amore infinito. Ma l'amore nel cammino dell'uomo ha incrociato il passo con il suo acerrimo nemico: la morte, che lo ha sepolto nel dolore. L'identificazione amore-morte non parte da presupposti filosofici e teoretici, ma è il sunto di un'analisi accurata di fatti concreti.
La morte, prima di concludere un percorso, ci frusta, con lo scopo sensibile di svegliarci e riportarci sulla giusta retta dell'interiorità attraverso la componente del dolore. Se agli esordi della civiltà l'uomo era richiamato dal mondo esterno che gli ha richiesto un confronto empirico e fenomenico con la realtà circostante , di pari passo l'amore è stato concepito come estensione, appropriazione di altri mondi. Da qui il senso della parola compassione nel mondo greco, e della filantropia intesa come cardine fisso intorno a cui far ruotare lo spettro di esperienze. L'amore come estensione ha pero' lo svantaggio di polverizzare l'individuo, catapultato totalmente verso l'esterno e in tale prospettiva non è duraturo, perché dimentica la sua provenienza. Parimenti ma all'incontrario, l'amore che non spicca verso l'altro, sacrifica la propria capacita' immaginativa emozionale per rivolgersi soltanto su se stesso.
L'altro non è visto che come un'eco che rimbalza il proprio io ed è quanto accade nell'immagine che si riflette sull'acqua ben evidenziata nel mito di Narciso. Al di la' delle simmetrie e armonie corrispettive, l'amore è coinvolgimento totale che ammiriamo nel binomio Amore e Psiche il quale racchiude nella sua completezza il doppio viaggio dell'uomo di estensione e proiezione, ma anche di ritorno e rientro alla propria casa di origine, il Sé, che in fondo è l'unico vero viaggio di amore che la vita contenga e al quale ci chiami. Partendo da tale prospettiva il viaggio incontro all'altro non si interromperà mai, perché ogni legame vero è concepito dal Centro, snodo di ogni sostanza.