Dio è tutte le cose e tutte le cose sono in lui, visibili e invisibili, percepibili e non.
Dio è nella realtà che ognuno riesce a sentire, perché ogni cosa, anche soltanto percepita, esiste per mezzo di lui. In base a ciò possiamo quindi affermare che Dio è in ogni singolo sogno, in ogni proiezione interiore si affacci alla nostra coscienza perché anche li, nella nostra interiorità dimora la luce, una luce che non si disperde, ma resta concentrata affinché ne assimiliamo la sequenza di scene. Dio accede al nostro cuore e apre la porta alle nostre sensibilità più intime. Come in cielo cosi in terra, recita il Padre Nostro, sottintendendo anche l'altra corrispondenza spirituale: come a destra, cosi a sinistra, seguendo l'azione invasiva della luce, capace di creare simmetrie a più livelli. Tali considerazioni trovano espletamento nel segno della croce che evidenzia la riconduzione di ogni cosa a Dio e il riassorbimento del molteplice nella Sua unità.
La direzione, affinché questo processo avvenga, viene porta all'uomo dal tramite interposto tra costui e il Padre, tramite che è il Cristo. Io sono la via dice il Signore, una via diversa da tutte, perché splende della luce del Padre e dà un senso a tutte le cose. Compito del Cristo è riportare l'uomo alla sua unità che è in Dio, e perché ciò avvenga, l'uomo deve riconsiderare la sua origine terrena, umile nonché archetipica, primordiale.
Voi siete il sale della terra riporta il Vangelo di Matteo, dando al sale una valenza alchemica. Il sale è l'elemento della purificazione attraverso cui l'uomo compie il salto dal piano materico a quello divino, ritornando al Padre. Il Gesù storico qui rivela la sua natura cristica, unta del potere divino, come in altri passi delle Letture. Sta a noi scavare nella sua Parola per ricondurre alla Luce il suo senso più profondo, chiave di accesso alla nostra Redenzione.