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Tutto nasce dal giallo sembra urlarci la Natura. Il gallo sembra ricordarcelo rivolgendo la nostra attenzione sul tuorlo dell'uovo che racchiude il seme della nuova vita. Alla domanda se è nato prima l'uovo o la gallina, forse la saggezza antica infusa nei giochi industriosi della lingua italiana ci consiglia di rispondere "nessuno dei due".
È nato prima il gallo. In effetti, il gallo canta alla luce del giorno e il sole, per quanto sia di tutt'altro colore, viene associato da ogni bimbo al giallo.
Il giallo ci dà il buongiorno anche laddove, nel bigio Nord, le giornate di svegliano adornate da fitte nebbie. È quanto succede ad esempio in Inghilterra dove ci si usa salutare confidenziamente con un semplice Hello!
È straordinario quello che si nasconde dietro questo termine che è più un gesto che un saluto pronunciato. Nella quotidianità si annida il sapere più antico del quale gli Inglesi da veri tradizionalisti vanno orgogliosi e fieri. Per quanto distante in linea d'aria dalle culture progenitrici delle lingue moderne e dal bacino indo mesopotamico, l'Inghilterra ha conservato tanto dell'impostazione conferita dai primi gemiti della civiltà alla sua "recente" cultura. L'Hello! Che ci si scambia tra buoni amici o semplicemente tra educati dirimpettai è in realtà un saluto al sole vicendevole che risuona come un buon augurio proprio lì dove il sole stenta a mostrare il suo radioso volto. La "l" è la lettera dell'elevazione che ritroviamo ad esempio in Elyos (sole) o in Allah. Yellow in inglese corrisponde a "giallo", il colore dell'elevazione del giorno sulla notte. Questo concetto lo ritroviamo espresso nell'inglese "sunrise" che significa letteralmente "elevazione del sole" (alba). È curioso come "sunrise" da noi corrisponda nel suono e non solo a "sorriso". Il giorno trascina con sé verso l'alto il sorriso di ogni creatura e il canto del mondo che si risveglia.
Detto questo, cerchiamo di capire da dove deriva l'inglese "sun: sole". Sun è "son: figlio" e riprende l'archetipo secondo cui il sole non sarebbe che il figlio della notte personificata dalla dea Madre. Nell'antico germanico "sole" è "sunno". Il sole è il Figlio che schiude gli occhi al cielo riavendosi dal sonno. Per comprendere meglio questo passaggio, dobbiamo ricondurci alle antiche civiltà dello Sciamanismo secondo cui il risveglio corrisponde alla comprensione della realtà attraverso il sonno. Il sogno è il Figlio del sonno e il rivelatore per l'uomo sveglio della verità. Dream, parola che significa "sogno", ripropone nel suono lo squillo di campanella. Di un drin, per l'appunto.
Responsabile del Supplemento di Cultura "La finestra sullo Spirito" del quotidiano online "ilCentroTirreno.it"
Docente della Federiciana Università Popolare, Specializzata in Discipline Esoteriche, Antropologia, Eziologia e Mitologia, ha partecipato in qualità di relatrice a convegni e conferenze.
Ha pubblicato le seguenti opere: “Il canto di Yvion - Viaggio oltre il silenzio” prima edizione Wip Edizioni 2003, seconda edizione Ma.Per. Editrice 2014. Il romanzo “Storia di Ilaria e della sua stella” Edizioni Akroamatikos 2008. La raccolta di racconti per ragazzi “Storie di pecore e maghi” Ed. Albatros 2010. Il romanzo “Il solco nella pietra” Editore Mannarino 2012. Il saggio antropologico “Nel ventre della luce” Carratelli Editore 2014.
