Testimonianze e idealita' del Protocristianesimo
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Testimonianze e idealita' del Protocristianesimo

Amore e Psiche
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Testimonianze e idealità del Protocristianesimo
Testimonianze e idealità del Protocristianesimo

 

Prima dell'anno Mille, il Medioevo era molto legato allo spirito paleocristiano d'ispirazione bizantina. Il contatto con le stelle e gli astri sono manifestazione diretta della venuta di Cristo e della presenza di Dio che pervade la vita nel Cosmo.

Il concetto di rivelazione lo colleghiamo ai segni che ci mostra il cielo, particolarmente evidente nelle aree desertiche. La stessa cultura mitraica trae ispirazione, come la parola "alleanza" contenuta nel nome Mitra rivela, dal gemellaggio tra i contenuti celesti e quelli terreni. Se la lingua e le immagini sono limitate a riprodurre i contenuti di questo armonioso legame, ecco intervenire l'estro elementare dell'anima umana a rappresentare quanto di prodigioso viene secreto dal legame cielo terra. L'etica allora deriva dall'osservazione di questa unione che va celebrata dal cuore e dal pensiero educato al rispetto di entrambe le sfere. L'Etica paleocristiana va oltre la Legge e l'ordine dall'uomo su di essa impostato. La legge è al di sotto dei comportamenti che oggi apparirebbero bizzarri ed erano osservati dai primi Cristiani dediti a una eccessiva festosità che non poneva limiti di alcun tipo e che ritroviamo nella cultura della Beat Generation che ha prodotto il capolavoro Jesus Christ Superstar.

Un mondo lontano "quello paleocristiano" molto variegato al suo interno, che produsse espressioni contrapposte e in cui grande rilevanza ebbero i racconti di vari testimoni lasciati in eredità ai posteri.

I Basiliani perseguirono gli aspetti più mistici che legano Gesù al Cristo, recuperando la rinascita spirituale nella cavità delle grotte site in luoghi impervi e irraggiungibili. Il bifrontismo di Giano viene recuperato e riletto da un'altra prospettiva che tiene conto della contrapposizione dei due principi legati al sole e alla luna che solcano i cieli. Proseguire nel cammino spirituale significa proprio cercare di portare avanti attraverso se stessi i due termini della diade. È l'uomo la ricucitura di entrambi e a lui spetta la ricomposizione dell'androgine archetipico. Da qui le pietre che delimitano i possedimenti terreni in Calabria non solo raffiguranti il sole e la luna. Erano messaggi di accompagnamento nei percorsi di marcia usati dai Basiliani e utili anche a quei pellegrini giunti da lontano che avevano bisogno di essere affiancati costantemente dalla necessità di avere a mente i principi fondanti la loro fede. I principi sono i pilastri sui quali la legge nuova verrà impostata. Una legge che li riassumerà e li renderà loro malgrado sempre più aridi perché fondata sui bisogni di un'istituzione più che del consolidamento dell'autentico sentimento di fede. Prevarrà la logica della spada sul sincretismo vitale del Protocrisianesimo che ancora possiamo ammirare in determinati territori del Sud Italia che meriterebbero di essere studiati a fondo, salvaguardando il principio originario di integrità.

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Ippolita Sicoli
Author: Ippolita SicoliWebsite: http://lafinestrasullospirito.it
Responsabile del Supplemento di Cultura "La finestra sullo Spirito" del quotidiano online "ilCentroTirreno.it"
Docente della Federiciana Università Popolare, Specializzata in Discipline Esoteriche, Antropologia, Eziologia e Mitologia, ha partecipato in qualità di relatrice a convegni e conferenze. Ha pubblicato le seguenti opere: “Il canto di Yvion - Viaggio oltre il silenzio” prima edizione Wip Edizioni 2003, seconda edizione Ma.Per. Editrice 2014. Il romanzo “Storia di Ilaria e della sua stella” Edizioni Akroamatikos 2008. La raccolta di racconti per ragazzi “Storie di pecore e maghi” Ed. Albatros 2010. Il romanzo “Il solco nella pietra” Editore Mannarino 2012. Il saggio antropologico “Nel ventre della luce” Carratelli Editore 2014.