San Francesco d'Assisi e la mistica del volo
Il sito "il Centro Tirreno.it" utilizza cookie tecnici o assimiliati e cookie di profilazione di terze parti in forma aggregata a scopi pubblicitari e per rendere più agevole la navigazione, garantire la fruizione dei servizi, se vuoi saperne di più leggi l'informativa estesa, se decidi di continuare la navigazione consideriamo che accetti il loro uso.

San Francesco d'Assisi e la mistica del volo

Amore e Psiche
Typography
  • Smaller Small Medium Big Bigger
  • Default Helvetica Segoe Georgia Times
San Francesco d'Assisi e la mistica del volo
San Francesco d'Assisi e la mistica del volo

 

L'incrocio è il destino che l'uomo crea determinandosi e la croce diviene in rapporto alla figura di Cristo, il nome del destino dell'uomo di fede. Tale visione porta all'accettazione di tutto secondo una logica che prevede l'immutabilità delle cose, perché nella volontà di Dio.

È quanto riscontriamo nella cultura popolare fatta di una fede intrisa di superstizione, e che si allarga nel Medioevo e poi nel Romanticismo fideistico alla popolazione tutta. Ed è proprio su questa condizione di impossibilità dell'uomo dinanzi agli eventi, alla base dell'indiscusso potere di Papato e monarchia. La pressione esercitata sul popolo incontra la resistenza di quella chiesa umile che si oppone alla simonia cosi come a tutta la corte di privilegi, appannaggio di clero e potenti.

La libertà dell'uomo trae conferma dalla visione del Creato che in base all'obbedienza interna a un suo principio di ordine fa sì che non si slacci dall'uomo capace di maturare in sé una visione ampia. È quanto osserviamo proprio nella figura di San Francesco d'Assisi e deduciamo dalla particolare importanza conferita da costui proprio alle creature alate, partendo dal passo delle Scritture in cui Gesù suggerisce di prendere esempio dagli uccelli che non si preoccupano di nulla perché il Padre loro che è nei Cieli pensa a nutrirli e ha pensato a vestirli. L'osservazione del Creato presente nella Natura è una conferma alle parole sacre proferire da Gesù.

La libertà è nel ritorno che segue i movimenti dei pianeti e i flussi migratori degli animali, tra questi degli uccelli. Il ritorno è possibile in una società che guarda all'ordine ed è impostata su di essa, perché come il ricordo, anche il ritorno alla base della formulazione dei ricordi ci pone in stretta unione col Principio Primo e con noi stessi. Attraverso questo ragionamento spontaneo che dall'osservazione de particolare conduce all'universalità, San Francesco fa incontrare trascendenza e immanenza, colta questa attraverso l'esempio di spogliamento e umiltà a cui lui per primo si uniforma, di contro a una visione stravolta dell'immanentismo che si traduce in potere e opulenza nel clero. Ecco che l'immagine dei passeri che svolazzano tra gli alberi, si chinano al suolo per mangiare e bere e poi risalgono verso la libertà del cielo diviene immagine del necesssrio associato alla libertà, e va a colmare i vuoti irrisolti del concetto di Verità.

La croce del Tau diviene rappresentazione del volo degli uccelli associata all'essenzialità nuda del legno, che si fa sostanza. Alla pietra luogo del raccoglimento d'origine e ossatura della terra, San Francesco arriva a prediligere il legno, rifugio dei semplici e della vulnerabilità della materia che sotto la forza del fuoco ritorna cenere. Resta l'immagine sacra del volo a rapirci e a ritornare nel tempo, fissando per altre vie un punto d'incontro tra la poesia verbale di San Francesco e il principio fondante lo Sciamanismo.

 

Ho scritto e condiviso questo articolo
Ippolita Sicoli
Author: Ippolita SicoliWebsite: http://lafinestrasullospirito.it
Responsabile del Supplemento di Cultura "La finestra sullo Spirito" del quotidiano online "ilCentroTirreno.it"
Docente della Federiciana Università Popolare, Specializzata in Discipline Esoteriche, Antropologia, Eziologia e Mitologia, ha partecipato in qualità di relatrice a convegni e conferenze. Ha pubblicato le seguenti opere: “Il canto di Yvion - Viaggio oltre il silenzio” prima edizione Wip Edizioni 2003, seconda edizione Ma.Per. Editrice 2014. Il romanzo “Storia di Ilaria e della sua stella” Edizioni Akroamatikos 2008. La raccolta di racconti per ragazzi “Storie di pecore e maghi” Ed. Albatros 2010. Il romanzo “Il solco nella pietra” Editore Mannarino 2012. Il saggio antropologico “Nel ventre della luce” Carratelli Editore 2014.