Il Mito e la società della coscienza
Il sito "il Centro Tirreno.it" utilizza cookie tecnici o assimiliati e cookie di profilazione di terze parti in forma aggregata a scopi pubblicitari e per rendere più agevole la navigazione, garantire la fruizione dei servizi, se vuoi saperne di più leggi l'informativa estesa, se decidi di continuare la navigazione consideriamo che accetti il loro uso.

Il Mito e la società della coscienza

Amore e Psiche
Typography
  • Smaller Small Medium Big Bigger
  • Default Helvetica Segoe Georgia Times
Il Mito e la società  della coscienza
Il Mito e la società della coscienza

 

Il dentro è un luogo a sé. Nel dentro le voci prendono vita e scopriamo la vera dimensione della coralità. Siamo convinti che nell'interno si conosca la vera solitudine, stando a contatto stretto con la propria interiorità.

Così non è perché prestando ascolto alle nostre profondità cogliamo il legame con il tutto. E come si manifesta? Semplicemente accade che quando siamo in compagnia delle nostre più profonde interiorità, scopriamo di avere più echi e più voci che non appartengono solo a noi, bensì risalgono dalla moltitudine di sensibilità che ci hanno preceduti o anche a noi contemporanee e con cui intessiamo reti di amore. Conosciamo solo ciò con cui entriamo in contatto fisicamente ed esperenzialmente. Questo è quanto ci viene trasmesso quotidianamente dalla dimensione empirica. Ma oltre a queste realtà definite ci sono altre forme di conoscenza che possiamo definire di addentramento, che ci consentono di unirci ad altre vite che sappiamo essere presenti in noi, le avvertiamo senza essere mai entrate in un contatto spazio temporale con loro. Qui, in questa dimensione, vita e verità s'intrecciano e c'è una lettera che è più simbolo che segno, che rappresenta quanto ora enunciato. Mi riferisco alla lettera W.

Suddetta lettera ha l'aspetto di una corona rovesciata, dove la corona sta per il regime spazio temporale in cui tutti siamo calati. La lettera in questione ha anche l'aspetto della M capovolta che non vuole essere dissacratoria verso il nome di Maria, come qualcuno vorrebbe fare intendere, avviandosi alla spiritualità demoniaca, ma è semmai invito a isolarci dal mondo della Natura per cogliere quanto è intranseunto ed eterno.

Paradossalmente, l'uomo ascoltando le voci della propria interiorità è riuscito a tracciare un filo di comprensione col mondo animale e con la Natura in toto. Da cosa lo si deduce? Dalla personificazione del mondo animale e cosmico. Riflettendosi in sé stesso, altro da riflettere su se stesso, l'uomo ha abolito ogni frontiera col mondo esterno e questo lo riscontriamo attraverso la mitologia primitiva. Se inizialmente il sole e la luna erano legati a divinità specifiche che ne gestivano il corso, attraverso la discesa in sé stesso, l'uomo è giunto all'identificazione tra oggetto e soggetto. La divinità ha assorbito il referente della sua azione e ciò ha portato l'uomo a vivere il discorso di anima all'interno e al di fuori di se stesso, orientandosi verso una religione molto più profonda che ha avuto per riflesso il rispetto per la Natura. La Natura, madre e proprietà da tutelare, ha giustificato l'azione di difesa bellica o di attacco dell'uomo. Lottare a rischio della vita non è stato altro che il passaggio successivo e conclusivo di un'indagine profonda che ha portato l'uomo a scoprire dentro di sé altre infinite vite che erano parte di sé stesso e per le quali era giusto lottare.

Il Mito è vita e verità. Non importa sapere se quei determinati eroi siano esistiti realmente. Per l'uomo antico la verità supera ciò che è reale e che è sottoposto a continue modifiche inflitte dal tempo. Il Mito no, per quanto possa essere malleabile e adattabile agli inverni del tempo, ha una sua ragione di essere che lo porta in alto e nel profondo abisso. Anzi dal profondo abisso lo sospinge sempre più verso l'alto, svelando il significato della W che dall'interiorità umana si eleva alle vette del cielo.

Ho scritto e condiviso questo articolo
Ippolita Sicoli
Author: Ippolita SicoliWebsite: http://lafinestrasullospirito.it
Responsabile del Supplemento di Cultura "La finestra sullo Spirito" del quotidiano online "ilCentroTirreno.it"
Docente della Federiciana Università Popolare, Specializzata in Discipline Esoteriche, Antropologia, Eziologia e Mitologia, ha partecipato in qualità di relatrice a convegni e conferenze. Ha pubblicato le seguenti opere: “Il canto di Yvion - Viaggio oltre il silenzio” prima edizione Wip Edizioni 2003, seconda edizione Ma.Per. Editrice 2014. Il romanzo “Storia di Ilaria e della sua stella” Edizioni Akroamatikos 2008. La raccolta di racconti per ragazzi “Storie di pecore e maghi” Ed. Albatros 2010. Il romanzo “Il solco nella pietra” Editore Mannarino 2012. Il saggio antropologico “Nel ventre della luce” Carratelli Editore 2014.