L'Autunno e la verità
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L'Autunno e la verità

Amore e Psiche
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Affresco romano. Pompei
Affresco romano. Pompei

 

Associamo l'autunno alla verità, a tutto ciò che si mostra denudandosi del suo corredo di effetti che sorprendono ma illudono. Il legame con la terra ripristina quanto interrotto durante l'estate e ci porta a riscoprire quella sacralità alla base dei rapporti umani, scalzata in estate dallo spirito di evasione.

È così che in Autunno, stagione dell'abbondanza, anticamente fiorivano le feste che erano anche occasione per ritrovare con gli altri l'aspetto magico della Natura, di reintegrarsi con esso prima della lunga paralisi di rapporti avviata con la stagione invernale.

È delle stagioni di mezzo, quelle del rimescolamento continuo e dell'indefinito il carattere proprio della verità che si nasconde e si lascia toccare solo da chi è in sintonia con essa. È questo il motivo alla base delle atmosfere calde ma anche tenui vagheggiate dai dipinti medievali e rinascimentali, che riconducono proprio alle atmosfere del mondo intermedio. La verità è l'indefinito e attraverso l'indefinito e alle sue svariate aperture noi ci accostiamo all'infinito.

L'Autunno come la primavera brulica di atmosfere magiche che invitano a percorrere i sentieri della conoscenza interiore. Abbiamo visto la figura di Bacco e del satiro la cui radice "sat" la ritroviamo nel sanscrito "satya: verità". Alla stessa radice si riconduce il nome "Saturno: tempo della verità". Al pianeta a cui corrisponde il dio è affidata la conclusione dell'anno. Egli è il saggio che porta a frutto quanto investito dagli sforzi e dall'impegno umani, introducendoci al vero significato di festa degli antichi che è proprio l'altra faccia del lavoro e non la sospensione di esso.

Saturno in alchimia è rappresentato dal piombo, metallo grezzo e pesante che apre all'esigenza di un rinnovamento che conduca e alleggerisca il peso dell'uomo nella vita. Le Saturnalia, feste di origine etrusca acquisite dal mondo romano preparavano alla conclusione dell'anno vecchio e si svolgevano nella seconda metà di dicembre. C'è una relazione tra queste feste e il culto mitraico che introduce la nuova luce nel mondo, a cui verrà dato il nome di Cristo che nutre e sazia la vita con la sua luce. Il verbo "saziare" così come l'aggettivo "saturo" fanno capo all'azione di riempimento e appagamento non superficiale, esercitata dalla verità.

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Ippolita Sicoli
Author: Ippolita SicoliWebsite: http://lafinestrasullospirito.it
Responsabile del Supplemento di Cultura "La finestra sullo Spirito" del quotidiano online "ilCentroTirreno.it"
Docente della Federiciana Università Popolare, Specializzata in Discipline Esoteriche, Antropologia, Eziologia e Mitologia, ha partecipato in qualità di relatrice a convegni e conferenze. Ha pubblicato le seguenti opere: “Il canto di Yvion - Viaggio oltre il silenzio” prima edizione Wip Edizioni 2003, seconda edizione Ma.Per. Editrice 2014. Il romanzo “Storia di Ilaria e della sua stella” Edizioni Akroamatikos 2008. La raccolta di racconti per ragazzi “Storie di pecore e maghi” Ed. Albatros 2010. Il romanzo “Il solco nella pietra” Editore Mannarino 2012. Il saggio antropologico “Nel ventre della luce” Carratelli Editore 2014.

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