L'amore come crescita ed espansione. Ade e Persefone
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La cultura non può prescindere dell'educazione e l'educazione non può prescindere dal temperamento fisico e muscolare. "Temprare" e "Temperare" menzionano il fattore tempo che si esprime in cura e crescita. Nonostante anticamente il tempo fosse più breve per ciascun essere umano, la lentezza si esprimeva in cura e attesa.
Oggi abbiamo accelerato ogni processo vitale aggiungendo spinte compulsive al grande organismo Universo che manifesta importanti accelerazioni tradottesi in disarmonie.
Abbiamo visto come dal piede si articola ogni processo di crescita e come questo si traduca in passo. Esiste il passo lieve delle fate e delle danzatrici e delle ancelle, così come il passo dei giganti che scatena rumore e cedimenti. La cultura fine a se stessa diventa immagine di una personale esuberanza che appesantisce la persona stessa, scatenando discordanze che la portano ad essere isolata dalla comunità. Il termine "pedante" da "piede" ricorda non a caso "pesante" e si riferisce a un soggetto pignolo e irritante. Il pedante è colui che si erge a modello perché si definisce arrivato, respingendo così ogni fonte di ulteriore arricchimento. Lo scambio è compensazione ed è quanto ci arriva dagli organismi viventi delle piante e dalla fotosintesi clorofilliana. Lo scambio porta alla conversione che si traduce inevitabilmente in crescita reciproca e dalla crescita deriva anche la magia. L'amore è magia e questa conversione che si realizza all'interno delle due persone coinvolte, deve presupporre un processo di crescita reciproco, altrimenti muore. Chi non ama la natura e la sua organizzazione pulsante non potrà mai conoscere l'amore dell'amicizia, né quello della diade tra uomo e donna, né tanto meno quello che lega tutti gli esseri viventi.
Ritornando ad Ade e a Persefone, essi ci trasmettono in modo velato ma altresì comprensibile il principio di amore come scambio e compensazione. Esprimono la Diade, ossia le due metà distinte che si ritrovano nelle reciproche integrità nell'Uno. Persefone è il lato gioioso di Ade che rappresenta e rinforza il lato misterioso e ctonio di Persefone. Il rapimento allora diventa necessità di dare spazio agli aspetti sconosciuti della Kore e all'impronta primordiale di questa venire fuori. Senza il rapimento Persefone non avrebbe raggiunto altri ambiti di conoscenza che le competono e forse non avrebbe conseguito la sua integrità lambendo con la luce le periferie del proprio essere. In fondo cos'è l'amore se non la necessità di spingersi verso quegli ambiti lontani che sono propri? Le tre grazie nel mondo dell'arte rappresentano anche questo. L'estensione della propria sfera per merito della scoperta dell'altro e del fattore inclusione permette con l'altro di dare vita a un cuore nuovo e pulsante. L'amore è spinta fertile verso l'inarrivabile e anche il signore invisibile Ade ne viene illuminato.
Ade esprime l'uno convinto della propria integrità necessaria e assoluta. Nel momento in cui vede Persefone e la rapisce, scatta in lui il bisogno di espandersi oltre la propria solitudine che è un'integrità limitata. Persefone è la luce che lui ha internamente e che non ha nai potuto guardare negli occhi. Tramite Ade la Kore diviene la donna che serve il suo signore da ancella innamorata ma che al tempo stesso rivendica la propria autonomia. La compensazione ha bisogno di questo, altrimenti è annientamento. La compensazione è crescita reciproca che insorge solo nel momento in cui si realizza una solida intesa che conduce all'armonia all'interno della coppia.
Responsabile del Supplemento di Cultura "La finestra sullo Spirito" del quotidiano online "ilCentroTirreno.it"
Docente della Federiciana Università Popolare, Specializzata in Discipline Esoteriche, Antropologia, Eziologia e Mitologia, ha partecipato in qualità di relatrice a convegni e conferenze.
Ha pubblicato le seguenti opere: “Il canto di Yvion - Viaggio oltre il silenzio” prima edizione Wip Edizioni 2003, seconda edizione Ma.Per. Editrice 2014. Il romanzo “Storia di Ilaria e della sua stella” Edizioni Akroamatikos 2008. La raccolta di racconti per ragazzi “Storie di pecore e maghi” Ed. Albatros 2010. Il romanzo “Il solco nella pietra” Editore Mannarino 2012. Il saggio antropologico “Nel ventre della luce” Carratelli Editore 2014.
