La vera Bellezza si difende da sola. La vera Bellezza non è mai scorta dalle masse e questo si riflette anche nelle scelte turistiche. La vera Bellezza si accompagna al silenzio e porta l'uomo a leggere in se stesso attraverso la porta che comunica con l'esterno.
Se per molti l'estate è l'occasione per perdersi, distrarsi dal proprio centro e annullarsi nell'effimero, per altri, in verità veramente pochi (specie in questo momento caratterizzato da una rivalsa sfrenata sulle restrizioni), è la via rivolta verso l'interno, alla ricerca di se stessi. Al sole abbagliante si preferiscono le pause del nascere e dell'imbrunire, le fasi crepuscolari.
Le rotte turistiche vengono marcate in base a queste scelte oltreché dalla legata necessità di comparire per mantenere accesa la propria visibilità. E proprio su queste basi l'artista fa da contrappunto al personaggio che ha sempre bisogno dei riflettori puntati su se stesso. Al contrario, l'artista ricerca l'ombra e la via magica della soglia che non brucia per accedere a se stesso.
La verità ha il suo tramite nella figura dell'artista attraverso cui noi leggiamo il mondo in una prospettiva alta che ci riporta all'Assoluto. È del personaggio la notorietà senza profondità che si ferma all'apparenza incline al gusto delle masse. La superficialità e la finzione sono per tutti, la via del silenzio è percorsa invece dai contenuti che l'artista possiede e porge.