L'infinitamente piccolo è altro dall'invisibile. Molto interessante lo studio che partendo dalla luce e dal suono riporta e rielabora le conoscenze dell'antica cultura sapienziale.
A riguardo, la culla del suono e della luce e la loro influenza sulle variabilità della fisica materica poggiano proprio sulle radici dell'alchimia più sensibile secondo cui ciò che interviene ed è l'effetto, è anche agente di trasformazione. Questo principio trova riscontro e ridona refrigerio a quanto contenuto nei primi passi della Genesi. La Luce è l'azione ma anche il risultato della forza motrice originaria, lo stesso dicasi del suono che rende fruibile la luce. Ciò che arriva a noi, pertanto è il risultato di un processo di aggregazione che parte proprio da quanto esiste ed è invisibile e sfuggente anche alle indagini scientifiche più approfondite.
I Muoni, particelle nascoste ma fondamentali nel gioco della trasformazione della materia, svolgono un'azione attrattiva e concentrativa, come fossero appunto calamite. In virtù di ciò, la materia si ripresenta come luce e suono risultati di queste operazioni concentrative che sono messe a punto dalla forza centripeta contrapposta a quella centrifuga che regna nell'Universo. La dispersione ha la sua controparte nell'aggregazione, principio questo alla base di tutte le culture umane e che trova riscontro significativo nei cosiddetti buchi neri e nella materia invisibile che governa l'Universo.
I Muoni, come suggerisce la radice della parola stessa "muo: nascondere", riportano al concetto base e di identificazione del due nell'uno, tramite l'azione riflettente del pensiero umano. A ciò che è prima del tempo e che si concretizza sul piano della luce e del suono, ossia all'antetempore intrauterino in cui tutto è presente sul piano di una latente progettualità. La concentrazione del suono e della luce è fondamentali a reggere l'equilibrio della materia cosmica e a consentire che la mente umana intervenga sul piano della riflessione e sia compartecipe della forza creativa che smuove l'Universo.
L'Infinito si realizza riflettendo su se stesso grazie alle due forze contrarie di dispersione e aggregazione e ciò rende possibile la funzione vitale espletata dal sole che è concentrazione e non ancora collassamento della luce. Dalla luce si ritorna al buio. Ciò è quanto c'insegna la morte di una stella che collassando su se stessa si trasforma in buco nero, permettendo alla materia invisibile di esercitare la sua forza vitale e pulsionale nell'Universo. Le vibrazioni del suono espletano tali funzioni in maniera unidirezionale, consentendo alla materia e alla nostra conseguente conoscenza applicata sulla materia di giungere a comprendere quanto nella fisica organica e cosmica sia importante il piano della progettualità che nelle religioni si esprime in finalismo. Il suono irrompe e grazie ai Muoni noi ne cogliamo la presenza come effetto della luce che si esprime sul piano di svariate potenzialità, perché causa ed effetto di un ventaglio infinito di vibrazioni.
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