Cosa sono le stelle se non il volto disegnato da una luce discreta che poggia sul trono dell'Eterno? Con le stelle siamo ovunque e nel cuore di chi amiamo.
Le stelle d'inverno hanno un sapore bianco che accende gli occhi. Splendono come nitide gemme legate al fascino del passato. Sono figlie di una notte antica che nessuno potrà estirparmi dal cuore in cui tu eri gia' prima che i miei occhi potessero incontrarti nei giorni della vita. La notte è la tana dell'ombra che smorza le forme e accende l'anima. Al calduccio del camino del cuore lì siamo, nonostante le distanze della vita e gli impedimenti frapposti da chi non ha altro se non la sete di comando. Siamo in un'epoca povera, che umilia i valori e spoglia la notte delle sue dee. Un'epoca in cui l'immaginazione è inutilità e l'arte menzogna e vacuità. Siamo l'epoca in cui gli eventi del cielo rimangono scollegati dagli accadimenti umani e quanto avviene in alto è solo bello da vedere e da studiare. Ricerchiamo tra i numeri e i concetti ma non noi stessi e il cielo dall'alto umilia la mente dello scientista la cui mira è diventare grande al contrario del poeta che gioisce ancora della sua piccolezza, un granello di sabbia nel meraviglioso orizzonte di oceano.
Leggi la poesia: Dissolvimento