Si va avanti. L'amore è sogno, l'amore è vita. Nel rispetto dell'amore, anche la radice cambia in rapporto al germoglio che da lei si diparte.

L'amore è profusione d'intenti che trova nell'altro completo espletamento. Ci si sviluppa insieme. Cresce il figlio e cambia la madre. Si è guida e dominio nel rapporto di coppia. Si scopre l'alba della comprensione nell'amico che sbaglia. Si apre la finestra chiusa del cuore quando si regala un sorriso a uno sconosciuto o si ripone un fiore nella sua mano. L'amore bussa a chi lo sveglia e non conosce calcolo o mediazione. È dare ciò che si è, non ciò che si possiede. Tanti dicono posso darti solo questo quantificandosi in un rapporto che in tale prospettiva è destinato a morire o a far soccombere l'altro. Io do ciò che sono è la rivelazione nuda che squarcia la menzogna del mondo. Essere se stessi è dare, dare ciò che si ha è scadere nei giri del mondo che opera secondo i suoi calcoli. L'amore per essere vero deve sottrarsi a questi giochi e consegnare il mondo a se stesso.
I poeti viaggiano in tale prospettiva, ma non lo sanno perché l'amore è sogno ma è anche vita, e la poesia spesso riscatta chi non si sa condurre e ha bisogno del sogno per rivelarsi. Pertanto, il poeta maledetto non è un'icona fissata nell'arco di una stagione temporale confinata in un dato periodo storico culturale, ma un modo di essere. È quel volo che manca per risollevarsi nel mondo e non fuori da esso. È trasmettere la poesia della vita rivelando se stessi attraverso la coincidenza sincera tra essere e mostrarsi, tra il pensiero e l'agire, tra il cuore e la menzogna. Si sogna un mondo di poeti a prescindere, ma è necessario che il poeta dia forma a se stesso prima di porgere la via del Maestro. È insaziabile dla vita che ricerca nella morte. Spesso non sa che la morte e la vita sono l'una il riflesso dell'altra e che nel reale appaiono doppie, quando in verità sono una cosa sola come l'usignolo e il suo cuore ferito. L'elevazione della propria coscienza porta alla comprensione di tutto. Ma forse nella luce non vi sarebbe fascino e ombra, nulla da raccogliere perché nella luce vera ogni cosa è e non esiste semina.