Madre e figlia, una meraviglia nell'altra. Nel tempo del reale la madre è prima di un figlio, ma forse non è proprio così nella teoria della concreazione.
Il tempo della concreazione non disgiunge, come invece avviene nel tempo preordinato, i precetti della Creazione secondo cui esiste un prima e un dopo. Nel tempo della Concreazione o regno della sensibilità in cui le cose appaiono la prima nella seconda e la seconda nella prima, la percezione di un legame si mostra dal di dentro delle cose che si rivelano nell'ottica di un andamento a incastro. La mamma viene prima della figlia solo secondo un ordine di successione fredda e temporale. In realtà la figlia ha fatto in modo che la madre nascesse prima di lei per vedere la luce, perché la figlia è già contenuta nella madre nell'antetempore. Come siamo giunti a comprendere questo?
La configurazione mandalica dell'Universo contiene questa verità, per cui una figura è dentro l'altra come un fiore che sboccia di infiniti petali e il dentro offre le basi affinché il fuori compaia prima. Questo è indispensabile alla manisfestazione di ciò che è interno. Il fiore, la rosa che traggono ispirazione simbolica dalla cultura orientale, pongono in evidenza il principio della consequenzialità che però cela il disegno di un andamento che si affaccia dall'interno nella logica ad incastro che ritroviamo ad esempio espressa dall'arte dell'origami. Questa è difficilissima da applicare soprattutto se si tiene conto che trae ispirazione dal principio della Concreazione che si conserva e tramanda da millenni e oggi non abbracciabile da tutti.
I principi legati al Creazionismo estetico e mitopoietico si fondano su un approccio alla vita di tipo empatico e artistico. Per cui la mitologia primitiva trova il suo perché nella visione creativa e quindi poliedrica dell'Universo, non affatto schematica e asettica come quella metodica e matematica che contempla solo i principi di spazio tempo limitanti in questa concezione dell'Universo che non affaccia sui multiversi.
Le finestre del computer ci avvicinano a queste teorie della Concreazione, ma sta alla nostra immaginazione legata alla mitopoiesi dell'infinito avvalorare il disegno di suddetti principi, fornendo il contributo estetico che sorge dentro, dietro l'ispirazione offerta dalla Natura. Siamo ciò che traiamo dalla nostra osservazione interiore e su queste basi plasmiamo il mondo.