Analisi delle epoche. Empatia e chiusura
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Analisi delle epoche. Empatia e chiusura

Alla finestra di Vincenzo Irolli (1860-1949, Italy)

Amore e Psiche
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Non è il tempo a guastare i ricordi, ma la maturità sopraggiunta e la maturità porta alla consapevolezza

Alla finestra di Vincenzo Irolli (1860-1949, Italy)
Alla finestra di Vincenzo Irolli (1860-1949, Italy)

 

Se ci soffermiamo col senno di poi a guardare indietro, scopriamo delle novità che non sono esterne, ma abitano al nostro interno. Se paragoni amo il corpo a una casa,  allora l'anima ne è il contenuto. Se apriamo le finestre, le schiudiamo  poco per volta, la luce dall'esterno entra e instaura un rapporto empatico con ciò che vi è dentro. L'arredo, i tendaggi e lo spazio intero acquistano cosi’ un sapore nuovo, prima sconosciuto.

La maturità e’ questo. Non chiudersi. Muoversi nel proprio spazio sapendo che non si puo’ rimanere isolati e provare a instaurare un dialogo con cio’ che c’e’ fuori, a misurarsi con l’esterno. Allora la percezione di noi stessi nel tempo cambiera’ perché la luce ha bisogno di ossigeno per accendersi e illuminare.

La consapevolezza del poi parte dal confronto con se stessi e col proprio cuore che rappresenta la dimensione del Presente inteso come risultato e proiezione al di fuori del tempo, della somma di tutti i nostri stati dell’essere. Cio’ vale anche nell’analisi di un periodo storico. Se a confrontarsi col Medioevo e’ un uomo del Settecento illuminista, l’idea che lui si fara’ di quel tempo sara’ negativa. E infatti per gli Illuministi il Medioevo era un periodo di stasi negativa, un’epoca buia perche’ lontana dalla ragione che dovrebbe filtrare tutti gli accadimenti. Lo stesso dicasi per un Positivista che si affacci sul Medioevo. La sua considerazione non sarebbe che negativa.  il Decadentismo invece ha rivisitato il Medioevo riprendendo in esame quanto già perlustrato dal Romanticismo, ma in una chiave più psicologica. Le tonalita’ plumbee e uggiose del sentimento decadentista hanno tessuto un legame di empatia con l’epoca pregressa in cui la solitudine eremitica era vista come un percorso di crescita. Ma se finanche la storia come la psiche considera le  tappe del cammino umano in base all'interazione con l'esterno  delle civiltà oltre frontiera, vediamo che  i processi spontanei e non indotti hanno caricato l'uomo di nodi relazionali che nel tempo è riuscito a identificare e a inserire nel giusto cassetto.

L’apertura, la fioritura che consegue a un determinato periodo apporta oltre agli entusiasmi effimeri ventate nuove che accendono gli animi. E’ quanto apprezziamo col passaggio dal Medioevo all'Umanesimo. Lo studio delle Lettere e della Filosofia, l'analisi dei grandi storici greci come Tucidide ripristinano la necessità di riporre l'uomo al di là del Fato oscuro che veicola le azioni umane e di collocarlo al centro delle proprie responsabilita’. La chiusura dei castelli corazzati a mo’ di fortezza cede il passo ai palazzi che abbelliscono le città ritornate a popolarsi. La luce filtra ed e’ metafora di saggezza acquisita con lo studio attento e consapevole dei grandi del passato e ogni cosa e’ rintracciata e ricollocata dall’uomo nella giusta prospettiva. L’uomo e’ tutto, padrone e coscienza, schiavo dei propri doveri di costume, nonche’ del proprio potere sommerso tra le tante cianfrusaglie in cantina. Ma e’ proprio dalle cantine che risale l’ombra della sua doppia identita’, per portare scompiglio e riconsiderare l’ombra come partner difficile da ammansire. Nel Seicento i lati oscuri e inscindibili dell’uomo oggi rapportati all’inconscio porteranno a cruenti  scontri con  la spiritualità, spalancando le porte all’Inquisizione, all’ignoranza e alla morte.

 

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Ippolita Sicoli
Author: Ippolita SicoliWebsite: http://lafinestrasullospirito.it
Responsabile del Supplemento di Cultura "La finestra sullo Spirito" del quotidiano online "ilCentroTirreno.it"
Docente della Federiciana Università Popolare, Specializzata in Discipline Esoteriche, Antropologia, Eziologia e Mitologia, ha partecipato in qualità di relatrice a convegni e conferenze. Ha pubblicato le seguenti opere: “Il canto di Yvion - Viaggio oltre il silenzio” prima edizione Wip Edizioni 2003, seconda edizione Ma.Per. Editrice 2014. Il romanzo “Storia di Ilaria e della sua stella” Edizioni Akroamatikos 2008. La raccolta di racconti per ragazzi “Storie di pecore e maghi” Ed. Albatros 2010. Il romanzo “Il solco nella pietra” Editore Mannarino 2012. Il saggio antropologico “Nel ventre della luce” Carratelli Editore 2014.